Wes Craven
100 registi (e tantissimi film) che migliorano una vita
Può un film di Ingmar Bergman esser stato l’ispirazione per l’antesignano dei rape e vengeance movie? Siamo nel 1972 e l’uscita nelle sale di L’ultima casa a sinistra turba e inorridisce la puritana e bigotta middle class americana. Ispirato a La fontana della vergine del regista scandinavo, apre le porte ad un nuovo modo di rappresentare la violenza, mostrata impietosa e cruda all’occhio dello spettatore senza alcun tipo di velo. Autore cult, uno dei più celebri e apprezzati esponenti del genere horror, Wes Craven ha dato vita sullo schermo a personaggi indimenticabili come Freddy Krueger: è il 1984 e nelle menti sognanti dei giovani della provincia americana si aggira un maniaco con un guanto artigliato e il volto sfigurato dalle fiamme. È lo spirito di un assassino ucciso dai genitori delle sue vittime, è in cerca di vendetta e uccide invadendo gli incubi degli adolescenti… Nightmare – dal profondo della notte si rivela un enorme successo e lancia Wes Craven nell’Olimpo dei maestri del terrore.
Craven ama giocare coi nervi dello spettatore, gode nel trascinarli in un processo di immedesimazione con le vittime, come dimostra Scream, celebre film del 1996 in cui il terrore e la tensione sono portate allo stremo per sfociare in esplosioni di violenza uniche, che hanno segnato la rinascita del cosiddetto cinema slasher; in una cittadina di provincia, un maniaco nascosto da una maschera ispirata a “L’urlo” di Munch fa strage di adolescenti. Craven ha orchestrato un sottile e teso gioco fra gatto e topo in cui l’adrenalina non scema mai, trascinandosi verso una conclusione sorprendente.
Bisogna ammettere che non sempre ha diretto film come quelli già citati, ma rimane senza dubbio uno dei registi del genere horror più talentuosi ed influenti della New Hollywood.