We the Italians – Umberto Mucci
È concezione comune pensare agli Stati Uniti e vedere una patria di speranza, una terra dove chiunque può primeggiare, dove vengono premiati i meritevoli e non i raccomandati. Il cinema ha poi ampliato questo lato incantevole – e incantato – degli USA, basti pensare ad una pellicola come Forrest Gump, dove un semplice ragazzo dell’Alabama con un ritardo mentale, poteva diventare uno degli uomini più ricchi d’America.
Nel corso della storia il rapporto tra Stati Uniti e Italia è sempre stato solido e proficuo per entrambe le parti; da questo rapporto lo scrittore Umberto Mucci ha tratto un volume, We the Italians. cinquanta interviste sull’Italia negli Usa (Armando Editore).
Uno studio accurato e approfondito che porta l’autore a redigere una sorta di meta-libro; le pagine di Mucci si trasformano in un diario dove ogni storia e ogni intervista è una vera e propria glorificazione del rapporto italo-americano; un rapporto che con il passare degli anni è diventato, nelle parole di autore e intervistati, sempre più fermo e di valore.
Storie piccole e nate a volte per caso, ma che con il tempo si sono trasformate in piccoli mondi reali dal quale sono scaturite altrettante realtà che hanno reso celebre il nostro Paese negli Stati Uniti.
Umberto Mucci, attraverso le sue accurate domande, analizza il rapporto tra USA e Italia e lo fa partendo da differenti punti di vista. Imprenditori, politici, uomini d’affari o anche semplici storie di semplici uomini, partite tutte dal basso, offrono al lettore una panoramica ampia e variegata sulla quale riflettere. Ogni intervista (che spesso è un semplice dialogo tra le parti) si trasforma quasi in un racconto nel quale l’intervistato racconta di sé e della propria storia, diventando una prova lampante del grande connubio che da tempo lega queste due nazioni.
“Italy needs more America”, è questo lo slogan che da molti anni ripete l’autore per evidenziare l’incontro tra Italia e Stati Uniti come un vincente legame di successo e qualità.
Le cinquanta interviste contenute in We the Italians diventano nelle parole degli interlocutori la prova che il famoso “sogno americano” esiste davvero, ma tale non deve rimanere.
Di fatto nelle pagine del libro l’augurio di base è quello di rendere reale tale sogno, con il fine di piantare un ulteriore tassello nella rete fatta di sinergia tra la bandiera tricolore e quella a stelle e strisce.