Una commedia che spumeggia vetriolo, quella di Alexandre Coffre, con protagonista quel Dany Boon che sta diventando un’autentica icona nella commedia francese. Il film rivisita il tema della convivenza forzata tra marito e moglie, quando ormai l’amore è bello che passato; reso mitico da La guerra dei Roses di Danny De Vito, qui condotto con un cinismo più tenue e che guarda al demenziale. Valérie e Alain sono i genitori divorziati di Cécile, che si sta per sposare in Grecia, e per recarsi al matrimonio prendono l’aereo; però, da quando il volo viene dirottato a causa dell’eruzione di un vulcano islandese (quello lì, del titolo originale), i due troveranno una rocambolesca serie di ostacoli dalla Francia alla Slovenia per arrivare a destinazione, tra cui la distruzione della loro auto a noleggio, il furto di una della polizia, la fuga a bordo di un aeroplano e varie altre bizzarrie. Il tutto condito dalle pungenti frecciatine e ripicche dei due ex innamorati.
Non si trattengono Valérie e Alain in quella che sembra una eterna competizione per riconquistare l’amore della figlia vittima del loro fallimento; e non si trattengono neanche i due mattatori Dany Boon e Valérie Bonneton, spontanei e sfrenati, falsi e sinceri. La loro esasperazione diverte molto e tiene in piedi il film, basato principalmente sulla loro mimica eccezionale. Va lodato anche il ritmo serrato, quasi da cartoon, con cui la narrazione si svolge, tanto che il film potrebbe essere classificato con un action movie comico, seppur senza inseguimenti o esplosioni. Inoltre, non manca di parodizzare il thriller slasher (esilarante la sequenza della lotta nel furgone-chiesa del grottesco camionista Ezéchiebb3