take it crowd

The It Crowd

L’estetica Nerd ha ormai dilagato negli ultimi anni, portando alla ribalta uno stile di vita che era spesso deriso con sufficienza dai più, eludendo così una prevedibile ghettizzazione e riuscendo a diventare perfino di tendenza.

Individui dalle magliette ironiche e citazioniste fino allo stremo, con occhiali spessi e una passione viscerale per fumetti e videogiochi: ormai tutti noi abbiamo una componente nerd nel nostro animo, più o meno manifesta. Il mondo della serialità non è rimasto ai confini di questo fenomeno e ha assorbito questa influenza in prodotti come le famose Chuck e The Big Bang Theory: oltre a queste, c’è anche una serie inglese che vale davvero la pena di menzionare.

Creata da Graham Linehan, The It Crowd porta lo spettatore in un umido scantinato, posto nei sotteranei delle Reynholm Industries, dove due bizzarri personaggi, Roy e Moss, si occupano dell’assistenza informatica dell’azienda, anche se quasi nessuno sembra accorgersi della loro presenza nell’edificio. La loro insignificante vita d’ufficio viene sconvolta da Jen, ultima arrivata alla disperata ricerca di un lavoro e negata col computer, delegata a curare le relazioni fra i due nerd e il resto dell’azienda, su richiesta del presidente Denholm Reynholm.

Questa premessa pone le basi per una delle serie britanniche più esilaranti di sempre, dove un cast in stato di grazia impreziosisce ogni singola scena con gag e battute fulminanti e sempre originali.
Roy e Moss formano una coppia comica formidabile: il primo è un irlandese timoroso ed imbranato, con una t-shirt assolutamente geniale e diversa ad ogni puntata, il secondo è un ragazzo molto intelligente, ma stralunato e bizzarro come pochi altri personaggi prima d’ora. Jen fa da collante fra la loro anima “nerd addicted” e il mondo reale, anche se, nel corso delle stagioni, rischierà spesso di farsi influenzare dai due.

Episodio dopo episodio, le trame porteranno la serie fuori dall’ufficio, catapultando i tre protagonisti in situazioni sempre più assurde, da Moss a cena con un cannibale tedesco a Roy che si finge disabile durante la messa in scena di un musical gay, spingendo sempre più forte sul pedale del surreale. Una nota a parte la meritano Denholm e Douglas Reynholm, padre e figlio i quali si daranno il cambio a capo dell’azienda lungo la serie in maniera davvero paradossale, oltre ad essere uno dei motivi più spassosi per seguirla.

Conclusasi con uno speciale a settembre 2013, The It Crowd è consigliata a tutti coloro che non abbiano ancora capito che, come ripete alla nausea il buon Roy al telefono con i suoi clienti, per far ripartire il pc a volte basta solo spegnerlo e riaccenderlo.

Grazie


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