Se sapessi come fai – Valerio Gaglione
Ci sono delle storie che non finiscono mai. Ci sono degli artisti che continuano a far parlare e scrivere (o disegnare, come in questo caso) di sé anche molti anni dopo la propria dipartita.
I nomi, gira e rigira, sono spesso gli stessi: da quell’attore 24enne che si è schiantato al tramonto su una strada vicino a Cholame, nel settembre del 1955 …a quel cantante (e poeta) che ci ha lasciati nella sua vasca da bagno, l’estate del 1971, a Parigi.
E via così. La storia è costellata di leggende, testimonianze improbabili, romanzi, inchieste, biopic, interviste, eccetera.
La graphic novel che ho tra le mani si intitola Se sapessi come fai, è disegnata da Valerio Gaglione ed ha per protagonista un celebre cantautore piemontese. Il sottotitolo è perentorio: Le cinque prove dell’omicidio di Luigi Tenco.
Il libro, pubblicato da Electric Sheep Comics, vuole discostarsi da tutta quelle serie di (falsi)miti sopracitati e narrare invece come un ammiratore qualsiasi, Giuseppe Bità (fondatore dell’Associazione “Luigi Tenco 60’s – La verde isola“) un giorno abbia cominciato a mettere insieme i pezzi di un mosaico inquietante che coinvolge la P2, il partito socialista, una sospetta tappa in Argentina e, ovviamente, l’ultima notte sanremese del cantautore in questione. Sullo sfondo l’Italia di fine anni sessanta.
Il bel tratto di Valerio Gaglione serve a far scoccare, pagina dopo pagina, una scintilla nel lettore che, una volta finita l’ultima, si spera voglia saperne di più in merito e approfondire la vicenda. Ma sarebbe lo stesso un successo, per l’autore, se l’opera in questione avvicinasse ad un pubblico più giovane (e ignaro) l’artista in questione e la sua musica: in questo caso provo una sincera invidia per chi, per la prima volta, schiaccerà play e ascolterà la voce (e i testi, ovviamente) di Luigi.
Buona lettura, quindi. E buon ascolto. Al di là di ogni ragionevole dubbio.