Parole (seconda parte)
Avere bisogno di qualcuno d’amare
Ti aspetterò
Sul prato ancora freddo
E zucchero sui tetti delle case
E per la strada.
Luce sarò
Per illuminarti la bocca
I miei occhi potranno guardarti
Mentre ti addormenterai.
Riusciremo a stringerci
Per mano ancora riusciremo a sognare.
Arriverà il nostro sabato.
Respirerò
La pace su una collina
E quel dolce profumo di miele
Riempirà il mio vuoto.
Urlare contro il vento
Sottraendo lo scorrere del tempo
I nostri sensi abbandonati
Su un dondolo nel prato.
Riusciremo a stringerci
Per mano ancora riusciremo a sognare.
Arriverà il nostro sabato.
Chiudi gli occhi che c’è il sole
Chiudi gli occhi che c’è il sole.
Il suono dei lamenti
Ti sento urlare nella notte
È il frastuono della pioggia che scende sul tuo viso.
Caro poeta
È passato solo un anno
Ma le notti sulla spiaggia sono ancora dentro di te.
Volavano al sole i pomeriggi in divisa
E i finti sorrisi che sfoggiavi ogni giorno
Coprivano la maschera che indossavi magistralmente.
Caro poeta
I vecchi amori dove li metti?
La spiaggia ti ha visto crescere
Mentre una sdraio gridava il tuo amore.
La portavi in cabina tra le mille cianfrusaglie
E ridevi mentre dormiva
stretta alle tue braccia.
Spettacolo di fuochi, il cielo color passione
Mille volti da far sorridere
E una donna da abbracciare.
Caro poeta
È passato solo un anno.
Triste la partenza
Una lacrima che scende
Mentre l’aereo parte e ti porta via lontano.
Malinconia nel cuore
Trasformazione di una vita
E questa pioggia incessante continua a battere sui tetti.
Ho smesso di urlare
Per cominciare una nuova vita.
Lungi da me le notti in riva al mare
A trovare negli aerei che passavano in cielo
la mia fuga verso casa.
Libertà.
Caro poeta
Questo è il suono dei miei lamenti
Lasciati su una spiaggia
Portati via dal vento.