Parks and Recreation
Di cittadine fittizie se ne sono viste tante nel mondo della serialità: dalla tenebrosa Twin Peaks alla vampiresca Sunnydale fino alla caotica Banshee, ogni spettatore ha l’imbarazzo della scelta nel trovare il paesino telefilmico più adatto alle sue esigenze di intrattenimento. Da sei anni a questa parte si è aggiunta alla lista un’altra località che ha il pregio (e il demerito) di ricordare fin troppo la realtà in cui viviamo quotidianamente: si trova nell’Indiana ed è la protagonista assoluta di Parks And Recreation.
Pawnee, questo è il suo nome: a prima vista, può sembrare una cittadina come tante. Ad un seconda occhiata, se ne ha la triste conferma. Solo non ditelo a Leslie Knope (Amy Poehler), vicedirettrice del dipartimento Parks and Recreation, ossia l’ufficio che gestisce la tutela dei parchi e delle attività ricreative: lei dona tutta se stessa alla causa, ogni giorno, senza fermarsi un’istante. Non è dello stesso avviso il suo staff che vanta elementi come Tom (Aziz Ansari), l’assistente di Leslie, il quale tenta in ogni modo di fuggire dal suo incarico in maniere sempre improbabili, attività perseguita anche dal direttore del dipartimento, Ron Swanson (Nick Offerman). Di uomini come lui non se ne trovano più in giro: dai forti ideali, prende sempre di petto le situazioni, tanto che vorrebbe eliminare il suo dipartimento, da lui ritenuto inutile, una volta riuscito a diventare sindaco. Il lavoro di Leslie risulta davvero complicato, dovendo combattere contro tutto e tutti, senza mai cedere a facili compromessi e mantenendo la propria integrità, che sia per lottare per l’amore di due pinguini gay nello zoo cittadino o per scoprire chi ha piantato della marijuana in uno dei parchi da loro gestiti.
Parks and Recreation condivide sia lo spirito che parte dello staff creativo di The Office Usa, del quale doveva essere uno spin-off: la forma narrativa scelta è ancora una volta quella del mockumentary, orientato in questo caso nel far esaltare una satira maggiormente rivolta alla politica, mostrando le lotte e le difficoltà di una piccola cittadina, portata ad una esagerazione umoristica che genera momenti davvero esilaranti. Pawnee, episodio dopo episodio, prende vita e scoprirne la storia diventa un piacere supplementare alla semplice visione della serie, date le radici assurdamente violente e crudeli della città che un’imbarazzata Leslie racconta in più momenti delle sette stagioni del telefilm, mostrando i tremendi murales che li immortalano, dipinti sulle mura interne degli uffici dove lavorano.
Attraverso Pawnee, gli showrunners Greg Daniels e Michael Schur raccontano l’America e le sue follie, tracciando un profilo della typical small town che non fa sconti e dirigendo una straordinaria Amy Poehler a capo di un cast altrettanto capace, fra cui si annovera anche Chris Pratt, oggi famoso alle grandi platee per il ruolo di Star-Lord in Guardiani della Galassia. Nominata nel 2012 da Time come miglior serie in tv e vincitrice di molti premi, fra cui un Golden Globe nel 2013 per la sua protagonista, Parks and Recreation ha portato alto il vessillo della storica serata comedy della NBC, in vista di un’ultima stagione in onda nel 2015 che si preannuncia commovente. Forse ci eravamo sbagliati: Pawnee non è una cittadina come tante.