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Occhio alla TV! La settimana televisiva su Paper Street (Quindicesima Puntata)

Con quest’ultima puntata di “Occhio alla Tv” dedicata alla terzopolista La7, evidenzieremo come il prime-time della ex rete tv Telecom sia emblematico del successo e dello sviluppo che il network ha avuto negli ultimi 4 anni.

Partiamo con il lunedì, serata che fino al 2012 era saldamente legata alla figura di Gad Lerner con il suo Infedele, portatore di una élite cultural-politica che non aveva precedenti.
Il programma nel 2013 lascia il posto al giovane e preparato Corrado Formigli, allievo della scuola Santoriana.
Piazza Pulita è ormai un caposaldo della programmazione di La7, con la stracollaudata formula di talk in studio con ospiti politici e una variegata proposta di servizi e inchieste ineccepibili.

Mercoledì sera alle 21.15 circa, Lilly Gruber passa la linea agli studi milanesi di La7 dove Daria Bignardi, barbarica come sempre, incalza domande che solo lei può rivolgere con tanta sfrontatezza e delicatezza al contempo ai suoi ospiti. Le Invasioni Barbariche sono il programma di prime-time più longevo della storia di La7 (e ho detto tutto).

La novità in termini di personalità – ma trattandosi di tv – anche di share, è il giovedì sera.
Dopo una lunga e travagliata trattativa aziendale, legata ai criteri di libertà editoriale che la rete doveva garantirgli, ecco che approdò circa un anno fa a La7 il Santoro nazionale, dopo un anno di esilio giornalistico su piattaforme più innovative avendo rifiutato l’omologazione della tv generalista.
Detrattori e sostenitori converranno che Santoro e il suo Servizio Pubblico è difficile che passino inosservati.

La serata del venerdì di La7 per molti telespettatori risulta essere imperdibile.
Lo conosciamo da anni perché introduce con ironia e sfottò i volti politici che siedono il martedì sera sulle poltrone giallo-sbiadite dello studio di Ballarò, ma la sua vera arte e travolgente bravura emerge con chiarezza da tre anni ormai con il “one man show” satirico, comico, di intrattenimento: Crozza nel Paese delle Meraviglie.
Non c’è difetto, battuta, movenza, e notizia di palese assurdità politica (come spessissimo accade) che il comico genovese non sappia rendere squisitamente siparietto da spettacolo. Il tutto caricando la figura del politico, dell’attore, del conduttore di una riconoscibilità sprezzante e talvolta simpatica, pur trattandosi di personaggi che nulla hanno a che vedere con la simpatia, andando oltre la semplice imitazione da comico.

Un weekend nuovamente votato alla politica? La risposta è: sì.
Una sorta di Otto e Mezzo dilungato che sfocia nel prime-time, il duo di conduttori-giornalisti, Milano-Roma , alto-basso, destra-sinistra, Porro-Telese.
In Onda (sabato e domenica ore 20.30) é l’ennesimo talk politico con una forte e dualistica strutturazione di contenuti.
Non sempre però il dibattito riesce ad avere il self control del programma guidato dalla conduttrice più chic del piccolo schermo, la nostra Lilly Gruber.
L’errore è spesso quello di voler fagocitare ospiti, contenuti, collegamenti, sondaggi per eccedere nel protagonismo dei conduttori, costringendo in 4 minuti il povero Vergassola a sciolinare le sue chicche demenziali.

Chiarito il panorama di contenuti del palinsesto, resta un dubbio che si aggiudica le prime pagine dei quotidiani nazionali delle ultime settimane… Chi acquisterà La7?


Grazie


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