Nella notte in cui Genova festeggia la sua Notte Bianca, MTV Italia compie 12 anni di vita e li celebra nella stessa location di dodici mesi fa, il Porto Antico della Superba, per una festa rovinata nel 2008 da un acquazzone violento che ne ha pregiudicato la riuscita. Tutt’altra storia in questo 2009, con una città che risponde ancora una volta presente a un evento di gala che, purtroppo, rappresenta per lei un’eccezione e sfortunatamente non la norma. Ma questa volta la Superba è all’altezza della sua fama, e si vede: MTV, per tutta risposta, regala uno show all’altezza dell’atmosfera calda e avvolgente del Porto Antico.
Fra stand di cibo e bevande, in mezzo a una fiumana di gente che viene e che va settantamila spettatori circa stimati – con la ormai celebre manona rosa di gommapiuma che rappresenta il simbolo dell’evento, dalle 18 fino a oltre la mezzanotte MTV propone uno spettacolo che, fra molte luci e qualche ombra, può definirsi un ottimo concerto. Dopo il riscaldamento affidato alle giovani leve di Broken Heart College e Lost, festeggiatissimi dai teen ma privi, in definitiva, di reale spessore, si inizia a far sul serio quando sul palco arrivano i Negrita e i britannici Gossip, ancora poco conosciuti in Italia e capitanati dalla celebrità londinese Beth Ditto, cantante che fa del suo peso oltre la media e della sua grinta un punto di forza. Coinvolgenti e divertenti i Gossip, con Beth disegnata nelle sue tonde forme in un vestito in stile pop art, bravissima a sfoderare uno show danzereccio e senza dubbio godibile. Tosti e quasi perfetti, sul fronte italiano, i Negrita, band ormai matura e completa a livello artistico, che si conferma come uno dei più convincenti esempi di rock italiano contemporaneo, spensierati quanto basta e allo stesso tempo potenti e musicalmente consistenti.
Gran cerimoniere di serata è Elisabetta Canalis che, coadiuvata da numerosi ospiti, conduce le danze della manifestazione: nonostante le discutibili scelte d’abito, la novella signorina Clooney se la cava con simpatia e mestiere, senza strafare. Dicevamo, però, luci ed ombre: e forse l’ombra più netta è quella di J-Ax, protagonista di un set difficile, sebbene ricco di ospiti importanti. Il rapper milanese ha proposto l’atteso e apprezzabile duetto con Pino Daniele, seguito da canzoni nuove e testate sulla folla genovese insieme ad alcuni amici come Grido, Club Dogo e Marracash: risultato non riuscito appieno, a essere onesti, a causa di un pubblico troppo generico, composto non solo da fan duri e puri di Ax, che avrebbe maggiormente apprezzato anche qualche successo conosciuto. Dopo un travolgente DJ Set del tastierista Boosta (Subsonica, Motel Connection), ecco finalmente quando scocca la mezzanotte arrivare sul palco il gruppo più atteso della serata, gli Skunk Anansie, freschi di reunion e al primo appuntamento internazionale dopo ben otto anni, per il concerto che di fatto apre il loro tour europeo. La voce immensa di Skin, vestita d’una strettissima tunica argentata contornata da quelle che paiono piume di struzzo dorate, è una bomba che esplode nel Porto Antico di Genova, deflagrando in una mezzora di show aggressivo e asciutto, tagliente e dritto al punto: rock, senza tanti fronzoli. I suoni sono quelli dei due album più famosi, Stoosh e Post Orgasmic Chill: l’aggressività della sezione ritmica è ben oltre i livelli di guardia. Apprezzabili l’apertura con Charlie Big Potato, che denota la grande forma di Skin fin dalle prime note, e Twisted, col suo letale giro di basso. Visto anche il pubblico generico, risulta ovvio però che i momenti più toccanti si raggiungano con le ballate, la dolce Secretly stupendamente eseguita, e il grande classico Hedonism, che chiude nel miglior modo possibile un set forse un po’ troppo aggressivo, ma davvero di rilievo.
Così, mentre la gente sfolla, l’MTV Day 2009 si può dire riuscito, grazie anche a una Genova per una volta davvero Superba, vestita a festa dalla Notte Bianca. E tra chi va a casa e chi si reca in un’altra piazza per un altro DJ Set, Genova fa mattina con le ultime parole di Skin che risuonano sussurrate nell’aria: I hope you’re feelin’ happy now…