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Magia e occultismo: Aleister Crowley. Il genio fuori dalle regole

“«Was it polemically sent”» diceva Ozzy Osbourne in una delle sue più celebre canzoni: Mr Crowley.

Artista, poeta, pensatore e critico sociale il signor Aleister visse tra la fine dell'800 e la prima metà del ‘’900. Cresciuto in una famiglia benestante inglese visse una vita alquanto schematica dovendo, costretto dai genitori di chiara matrice cristiana, frequentare scuole dalla forte impronta religiosa. Reazioni? Divenne il fondatore del moderno occultismo e uno degli esponenti principali del satanismo.

Tutto ciò, se si prova ad approfondire e a capire il personaggio, può anche risultare giustificabile. Un chiaro e semplice contrappasso dovuto a un'esperienza, durata circa 25 anni, che lo ha costretto, in un modo non del tutto semplice, a sopportare e subire un'educazione che non faceva in nessun modo per lui. All'apparenza tutto ciò può risultare negativo e deplorevole ma Mr Crowley fu un personaggio di grande cultura, considerato figura chiave nella letteratura e nella filosofia del XIX e del XX secolo.

Per varie ragioni dovute a una ristretta apertura mentale della società del tempo venne perennemente censurato e ostacolato. Durante il suo soggiorno siciliano, avvenuto durante il periodo fascista, venne fatto allontanare ed espulso. Ma per coloro che hanno avuto la possibilità di studiarlo e conoscerlo egli fu un’indiscussa autorità.

Nonostante gli si potesse affibbiare un'etichetta satanista, dovuto ai suoi comportamenti anti–schematici, soprattutto religiosi, basta leggere una delle sue opere per capire che non aveva niente a che fare con il pensiero pro–diavolo. Si dichiarò completamente contrario a simili pensieri verso il lato oscuro. Egli intendeva il suo principale pensiero, l'Ars Regia, come una via percorribile verso superiori stati di coscienza. Aleister scrisse che “il Diavolo non esiste” affermando che “non c'è altro Dio che l'uomo”.

Per fortuna il rock, essendo molto più che un genere, ebbe la volontà di conoscerlo e successivamente anche di apprezzarlo riconoscendolo come uno dei suoi totem perfetti. Led Zeppelin, Beatles, David Bowie, Rolling Stones, Iron Maiden, Alice Cooper e in primis Ozzy Osbourne, lo elessero come icona rock; non tanto per quanto concerne l'anticlericalismo, ma per il semplice fatto che, essendo anticonvenzionale, censurato e non considerato, loro erano gli unici in grado di capirlo e comprenderlo.

Ed è proprio questo il reale motivo della “collaborazione”. Molte volte questi artisti vennero presi come capro espiatorio, come modello da non seguire, senza minimamente conoscere il personaggio. L'apparenza spesso e anche spiacevolmente fa tutto. La società in cui viviamo, sia quella dei giorni nostri, ma anche quella di ieri, è solita etichettare le persone secondo banali e ignoranti luoghi comuni. Il modo di vestire, di pensare e a volte anche il colore della pelle, per alcuni, sono un sufficiente biglietto da visita per giudicare negativamente una persona.

Vivere fuori dagli schemi e avere una filosofia di vita “alternativa” rispetto all’uso comune non preclude necessariamente avere un'intelligenza inferiore rispetto ad altri. La storia ci ha insegnato che i personaggi di maggior lustro, nella letteratura, nell'arte, nella politica, avevano tutti un modo di pensare e uno stile particolare. Ed è proprio questa la genialità. Il genio ha necessità di creare. Il genio fa storia a sé, rifiuta le regole, innova. E combina casini. Il genio è ribelle per definizione, che scriva, dipinga o suoni. Regala il meglio di sé al mondo. Il peggio lo tiene per la sua vita. E tutto ciò dovrebbe fare riflettere.

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