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Isolation Culture – His Clancyness

Due anni di, per loro stessa ammissione “autoreclusione” nel quartiere generale di Bologna, l'HQ – Strange City Studios, passata tra un miliardo di prove, idee buttate nel cestino, ripartenze, freni tirati e tanta tantissma musica masticata. Ma ora lo possiamo dire con forza: gli His Clancyness sono tornati con un nuovo album, Isolation Culture uscito per Maple Death Records/Tannen Records e Hand Drawn Dracula.

Un album, si sarebbe detto una volta, grosso e denso, pieno di suoni caldi e avvolgenti, un disco molto prima di atmosfere tangibili e materiche, ancora prima che canzoni. Il gruppo con il “corpo a Bologna” e la “testa in giro per il modo” ha realizzato così un disco che, come si può leggere nello stesso comunicato stampa, “viene da un altro luogo”. Un luogo indistinto, non ben rintracciabile su una mappa ma tremendamente presente ed evocativo quando si ascolta una traccia come Watch Me Fall, la seconda canzone. Il pezzo inizia con un arpeggio di chitarra che ben presto si trasforma in un “dondolio acido e sognante” verso un universo che tanto lontano quanto vicino.

Jonathan Clancy, Jacopo Beta, Giulia Mazza e Nico Pasquini riescono a costruire un immaginario sonoro squisito, con scelte di grande classe che riecheggiano ora agli anni Sessanta più sperimentali ed oscuri ora certi gruppi post-punk il cui ricordo è scolpito nella pietra. Ma questo non è un disco vintage o di revival del passato: è pura pulsione e tensione verso il presente. Questo “palpitare” è particolarmente evidente in Nausea, la decima traccia, con un andamento sghembo ed irregolare, un cantato sporcato da mille effetti ed effettini e immaginari che si arrotano su se stessi fino a creare mondi (in)probabili.

Gli His Clancyness, che sono pronti a partire per un lungo tour in giro per l'Europa, sembrano così aver fatto il definitivo balzo in avanti: una band dal respiro internazionale riconosciuto e riconoscibile che sono in grado di fare un album di dodici canzoni senza mai annoiare l'ascoltatore. Quindi mettetevi gli scarponi comodi, gli occhiali tondi colorati che preferite e puntate lo sguardo all'orizzonte: quella è la meta e assieme alle canzoni degli His Clancyness lo potrete raggiungere.

Grazie


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