Intrattenimento violento – Eleonora Danco
Intrattenimento violento, scritto, diretto e interpretato da Eleonora Danco sulla scena accompagnata da Paola Minaccioni, Claudia Potenza e Lunetta Savino in una sfilata di donne scarnificate dalla loro essenza e ridotte ad esseri antropomorfi, esseri maschili e adolescenziali, ombre cittadine di una Roma che espone, senza donare, le sue bellezze abbandonandole alla mercé di una vita abbruttita dalla violenza del quotidiano.
All’Ambra Jovinelli, dal 28 novembre all’8 dicembre in mostra una parata degradata e illuminante di donne paradossali e comuni allo stesso tempo. Regia di sottrazione che dialoga con uno studio drammaturgico bulimico nel suo rapporto con il quotidiano. Disegno luci essenziale, pronto a mirare sui corpi uno sguardo leggero, quasi etereo, funzionale a contrastare la verbosità rude e quotidiana, linguaggio che è involucro di un vuoto esistenziale che accerchia le protagoniste, uno spazio nero in cui vengono ciclicamente risucchiate.
Il linguaggio martellante e ripetitivo nell’assonanza insistita di parole spesso dure e gergali, accorgimenti linguistici che aggrediscono le donne protagoniste di questa messa in scena ancor prima del pubblico in sala; uno spettacolo che conserva nel sorriso e nel vorticoso alternarsi sulla scena di energie ironiche l’aspetto di intrattenimento al quale il pubblico cede piacevolmente per poi rimanere disarmato davanti alle donne spezzate che popolano Roma, capitale di tutte le città italiane.
Ma a trionfare non è purtroppo una innovativa visione della donna e del rapporto con l’altro sesso bensì un reiterato ristagno in luoghi comuni pseudo-femministi, dove l’immagine dell’uomo bamboccione contrasta con donne infelici e insicure, uno sguardo sulla crisi relazionale tra uomo e donna affatto nuova. Con una luminosa eccezione nel movimento convulso del corpo della Danco la cui schiena ossuta e piegata in un attimo ha dato allo spettacolo quella drammatica accezione di cui tanto aveva bisogno.