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Il racconto del fiume rubato

Al Parco del Ponte Cittadella di Alessandria il 27 luglio alle ore 21,30 protagonisti saranno i fatti e le parole, quelle che toccano e che fanno riflettere; basterebbe solo soffermarsi un attimo, pensare e ascoltare per avere una visuale più ampia della realtà che ci ha attraversato ma che continuiamo a vivere anche ogni giorno.

«Hai mai visto Bormida? Ha l’acqua color del sangue raggrumato, perché porta via i rifiuti delle fabbriche di Cengio e sulle rive non cresce più un filo d’erba. Un’acqua più porca e avvelenata, che ti mette freddo nel midollo, specie a vederla di notte sotto la luna.»
(Beppe Fenoglio, Un giorno di fuoco, Einaudi)

Il racconto del fiume rubato non è uno spettacolo teatrale, è una narrazione di Andrea Pierdicca che racconta liberamente i passi salienti del capolavoro di Alessandro Hellmann Cent’anni di veleno – il caso ACNA, l’ultima guerra civile italiana, accompagnato dalla chitarra inedita di Federico Canibus.

Storie di gente comune e di persone che hanno reagito: contadini, sindacalisti, poi le masse in movimento, conflitti tra contadini e operai, interessi e convenienze politiche, la guerra contro il mostro, un crescendo di tensione dalla fine dell’Ottocento al gennaio 1999, la chiusura della “fabbrica della morte”. Una lotta sul piano ambientale, della salute, della vita; una guerra come esempio di tutte le guerre attuali (movimento NO TAV, NO al Ponte sullo Stretto, al Terzo Valico, alla Gronda autostradale, API, inceneritori, nucleare, Tirreno Power, Cokitalia, centrali a carbone, piattaforma Maersk, MOSE, rigassificatore, bitumifici, cementifici, Stoppani, acciaierie).

Un modo per evitare che l’indifferenza diventi parte di noi, un modo per aprirci gli occhi di fronte alla velocità con cui ci si dimentica degli avvenimenti che segnano l’esistenza di cittadini e territori.

Potrebbe essere tranquillamente paragonato alle narrazioni di Marco Paolini, per intensità emotiva, trasporto e ricerca di un’essenza fondamentale ormai persa da tempo, la verità a tutti i costi.


Grazie


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