Sul Letteratura.Rai.it (un sito quasi commovente nella sua totale obsolescenza) si può ritrovare un filmato in cui viene posta una domanda piuttosto banale ma piuttosto carica di significati a Franco Fortini, poeta, saggista, forse il massimo esponente della figura del critico letterario nel Novecento italiano.
Dicevamo che a Fortini viene posta una semplice domanda, Che cosa è la poesia e il fiorentino risponde, in modo altrettanto immediato: «Una poesia è un discorso, un ragionamento anche una comunicazione dove prevalgono elementi di ritmo e di cadenze, di ripetizioni e di immagini che alterano i significati immediati». Queste parole del critico, avvalorate dal suo stile unico di presentare gli autori e i testi, sono utili per introdurre il disco, Idealist uscito per Because Music, di Mind Enterpries, aka Andrea Tirone dal Piemonte ma con base a Londra (sempre più ricolmo di creatività questo immenso Piemonte un po' sabaudo, un po' lombardo e un po' ligure, vero?!).
Tenendo bene distinte poesie e musica, “Idealist” è un album ricolmo degli elementi rintracciati da Franco Fortini. Ovvero una componente ritmica che si unisce senza soluzione di continuità a testi che tentano sempre di andare oltre il significato primario dei discorsi e, sfondando la parete del comune senso, andare oltre, per scoprire mondi, idee e concetti del tutto inusuali. È una questione di stile che, come ci conferma il significato stesso della parola, si è contenuta nell'immagine del pennino che traccia il solco, cioè le parole, sulle tavolette di cera.
Mind Enterpries utilizza il suo pennino per scrivere pezzi pop perfetti, come Girlfriend, una canzone che si presenta costruita in modo eccellente, con suoni giusti e contemporanei ma anche con un gradiente di cantabilità strabiliante per un artista tanto sperimentale (e nelle sonorità e nei testi). Infatti Andrea Tirone non nega la sua anima pop(oular) senza per questo rinnegare la ricerca dal punto di vista stilistico. Anche in Confusion questo stile prende la ribalta, in una traccia che potrebbe fare bella mostra di sé in un qualsiasi album di pop mainstream.
Certo, alcuni potrebbero storcere il naso per la patina glamour che su ogni pezzo aleggia (Sale Sale è praticamente una canzone ideale per una qualsiasi serie di Netflix) ma nessuno potrebbe dire che Mind Enterpries si è venduto l'anima. Infatti, proprio come diceva Franco Fortini, questo Idealist è solo una questione di ritmo, di significati irrituali e di stile. E non è male ballare insieme al più grande critico del Novecento italiano, no?