Teatri della Cupa Campi Salentina

I Teatri della Cupa 2015_Campi Salentina

Festival del Teatro e delle Arti nella Valle della Cupa_Campi Salentina

A giudicare dalle nuove iniziative teatrali estive, sembra proprio che l’obiettivo principale dei festival pugliesi non sia tanto portare la gente a teatro ma il teatro tra la gente. Questo attraverso la scelta di location “non convenzionali” per le rappresentazioni (vedi l’Apulia Fringe Festival), oppure, come nel caso dei Teatri della Cupa, trasformando piazze e palazzi storici in luoghi dove il “rito” teatrale prende forma. Una scommessa, questa, a mio avviso vincente, in quanto coniugare teatro e patrimonio artistico culturale permette, da un lato, allo spettatore di ammirare le tante e non indifferenti bellezze dislocate nei paesi ospitanti; dall’altro riesce ad attirare, specie negli spettacoli in piazza, frotte di “curiosi” o di persone che generalmente non frequentano l’edificio teatrale.

Dopo la prima tappa a Novoli (leggi qui), la rassegna approda a Campi Salentina, piccolo centro della Valle della Cupa, con un programma più snello rispetto a quello novolese. Sono solo due, infatti, gli spettacoli giornalieri: uno nel tardo pomeriggio in Piazza Libertà e uno in serata a Casa Prato. E proprio dalla piazza salentina si riparte con due clown – Diego Carletti e Luciano Menotta – e con il loro pluripremiato Tri Quater! (spettacolo musicomico). Maestria nelle arti circensi e profonda conoscenza del movimento (maturata attraverso uno studio dei corpi della Commedia dell’Arte) sono gli ingredienti principali di questa curioso concerto musicomico, dove un clarinetto e un giradischi si fondono a “diavolerie” da circo e a capitomboli tipici dei film slapstick in un gioco senza sosta che ingloba tradizione e innovazione.

Sempre in Piazza Libertà si sono aperte le danze nella seconda giornata con TRIP Viaggio nel Salento tra Santi e Fanti di Factory compagnia Transadriatica. Un leggio, un altare votivo e venticinque candele sono gli input che “attivano” i due attori (<b e Fabio Tinella) di questa messinscena. Ciascuna candela custodisce un racconto su Lecce e il Salento; a ogni accensione la ben collaudata coppia di attori narra o incarna, di volta in volta, la storia o il personaggio di riferimento. Da Oronzo e Irene a Edoardo de Candia passando per il pasticciotto: vite illustri, sapori e tradizioni si susseguono in un vero e proprio viaggio low cost alla riscosperta della ricchezza folkloristica pugliese.

Ma torniamo indietro al primo giorno, precisamente a Casa Prato, luogo in cui Angela De Gaetano mette in scena il suo Bocche di Dama. Una scena scarnificata. Margherita (De Gaetano), all’indomani delle sue nozze, non riesce ad addormentarsi. Mentre attende l’alba, ricorda storie di pranzi domenicali e dissidi familiari di una Lecce atavica. Ed ecco allora che poco a poco una storia d’amore “differente” prende vita: è quella di Mariuccia e Agata, dei loro sguardi furtivi e di una fuga, solo tentata – ché in quei tempi lì, un tale amore proprio non poteva trovare lieto fine.

Tra racconti, canzoni d’epoca e sapienti sapori dialettali, De Gaetano riesce a scattare una foto in bianco e nero di un paese regnato dal pregiudizio e dalla consuetudine: una Lecce che (forse) non c’è più. Una drammaturgia fresca che ha qualcosa in comune con Giacominazza di Luana Rondinelli per la maniera di analizzare lo scontro tradizione/diversità e Iancu di Fabrizio Saccomanno per la capacità di descrivere una terra, quella stessa terra che oggi a molti sembra lontana anni luce, rievocata ogni volta proprio a partire da un ricordo fragile. Non è un caso, forse, che questi spettacoli provengano dal profondo sud, ossia da là dove la linea tra tradizione e modernità è tanto labile da poter trovare facili analogie del quotidiano nei tempi che furono.

Sempre a Casa Prato, nel secondo giorno, si è esibito Daniele Timpano con Aldomorto (tragedia), uno spettacolo su Aldo Moro e sull’impatto che ha avuto il suo assassinio nell’immaginario collettivo. Ma di questo ne parleremo nei prossimi giorni.

Campi Salentina (LE) – 1-3 agosto 2015

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