I libri più belli del 2015… secondo il vangelo di Paper Street
Il cardellino – Donna Tartt, Rizzoli
Il giovane Theo Decker sta visitando una mostra di pittori fiamminghi al Metropolitan Museum di New York. A distruggere, in un solo istante, la vita di decine di persone sarà lo scoppio di una bomba, che lascerà dietro di sé calcinacci, sangue, grida e orrore, e a terra una moltitudine di corpi senza vita, compreso quella della giovane madre del protagonista. Da questa tragedia avrà inizio la nuova vita di Theo, bambino cresciuto troppo in fretta alle prese con un mondo violento ma ancora pieno di speranza.
Un libro affascinante e intenso, un romanzo di formazione in piena regola dal sapore dickensiano, dove i protagonisti sono ben tratteggiati e lo stile elegante e profondamente emozionale. Un racconto vero, doloroso, attuale, anche alla luce dei recenti attentati, ma anche un racconto che sa mostrare al suo lettore quanto la vita possa riservare, anche nei momenti più difficili, delle sorprese, e un risvolto positivo da cogliere al volo. Un messaggio di speranza perfetto per questo Natale.
(Arianna Borgoglio)
Michael Jordan – La biografia a fumetti – Wilfred Santiago, BD Edizioni
Chi è stato Michael Jordan lo sanno anche i sassi. Non serve essere esperti di basket per comprendere cosa MJ ha rappresentato per il mondo dello sport e non solo. Michael Jordan La biografia a fumetti è una nuova graphic novel dove Wilfred Santiago racconta non solo la vita di Air Jordan (dalla sua infanzia fino alla consacrazione eterna), ma traccia anche un profilo dell’uomo che si celava dietro l’atleta.
Consigliato a quei nostalgici che aspettavano la domenica non solo per il campionato di calcio, ma anche per gustarsi gli highlights NBA.
(Emiliano Sportelli)
Volti nella folla – Valeria Luiselli, La Nuova Frontiera
Una giovane donna, con due bambini piccoli e un marito architetto, vive a Città del Messico. Nei ritagli di tempo che i figli le concedono comincia a scrivere un romanzo sui suoi anni a New York, e piano piano la sua vita sulla pagina si fonde con quella di un poeta sudamericano che ha vissuto a New York negli anni Venti insieme ad un altro poeta, molto più famoso, il grande García Lorca.
È un romanzo affascinante, simile per certi versi a un altro romanzo metropolitano uscito quest’anno, Nel mondo a venire di Ben Lerner. Entrambi, infatti, riflettono sul processo di scrittura romanzesca ammiccando alla poesia. Il romanzo è un accumulo di frammenti, densi e incisivi, che assomigliano agli sguardi improvvisi di una passeggiata per la città. La scrittrice fa saltare le classiche coordinate di spazio e tempo per restituirci una New York inedita, in costante fluttuazione tra passato e presente, che viene colta soprattutto nei suoi momenti di intimità, regalandoci un affresco della metropoli americana inedito e misterioso.
(Luca Ferrando)
Chirù – Michela Murgia, Einaudi
Un racconto che prende spunto dal diario di formazione di un giovane ragazzo che mette la sua educazione alla vita nelle mani di una donna più grande di lui, molto più grande di lui. Non c’è morbosità in questo rapporto, anzi. Se si dovesse prendere a prestito un esempio dalla classicità potremmo definirlo un rapporto similare a quello intercorso tra Chirone ed Eracle. Dove finisce il maestro e dove inizia l’allievo?
Si tratta di una storia narrata con stile coinvolgente, scelte stilistiche di grande eleganza e la consueta potenza espressiva di Michela Murgia. Consigliatissimo per le feste!
(Mattia Nesto)
Numero Zero – Umberto Eco, Bompiani
Siamo nel 1992, a cavallo tra lo stragismo di mafia e gli scandali di Mani Pulite. I protagonisti, poco eroi e molto umani, sono giornalisti: un anonimo editore, proprietario di alberghi, televisioni locali e di altre riviste, decide di pestare i piedi ai potenti dei salotti bene, e mette su una redazione con il compito di progettare un giornale, “Domani”, un mensile in cui ciò che viene raccontato al lettore è il possibile risvolto delle notizie e non la cronaca quotidiana. I nomi contano poco: c’è il giornalista che non ha mai sfondato, l’esperto di complotti, quello immischiato con i servizi, e quello che per tutta la vita ha fatto da ghostwriter. Eco attinge a piene mani alla storia d’Italia, risalendo fino al dopoguerra e costruendo una versione alternativa degli eventi, con Mussolini che non sarebbe morto ma sopravvissuto e scappato in Argentina. Ci parla del golpe Borghese come del tentativo, estremo, di riportarlo al potere e di Gladio, l’organizzazione paramilitare finanziata dalla CIA, come dell’asso nella manica degli alleati in caso di vittoria comunista in Italia.
Nonostante l’autore ambienti le vicende in un periodo storico preciso, tratta un tema sempre attuale: lo fa con la consueta ironia, anche a costo di offendere qualcuno, politici e giornalisti in primis. Insomma: castigat ridendo mores. A impreziosire ulteriormente il libro, contribuiscono le descrizioni della Milano del tempo. Sono, come sempre nei romanzi di Eco, dettagliate: qui si spingono fino a indicare i nomi di vie e locande. Tutto ciò è contenuto in sole 200 pagine: una lettura edificante ed esile nel contempo.
(Riccardo Supino)
Sei la mia vita – Ferzan Ozpetek, Mondadori
Sei la mia vita è il secondo romanzo di Ozpetek. Il regista turco porta il lettore a vivere nella Roma degli anni Ottanta, una città che non esiste più, in un viaggio intimo alla scoperta dei sentimenti che rendono le persone amabili e degne di amare, facendo comprendere quale è l’amore vero, nella buona e nella cattiva sorte.
Consiglio questo libro a tutti: è un romanzo profondo, degno di essere letto per la naturalezza con cui viene raccontata la vita nel suo scorrere non tralasciando mai le cose che rendono un’esistenza degna di essere vissuta. Se si vogliono regalare emozioni, Sei la mia vita è il dono perfetto per un Natale colmo di amore.
(Rebecca Maglie)