Star-Lord, Gamora, Drax, Groot e Rocket Raccoon sono i Guardiani della Galassia, ma niente paura: dopo i primi momenti di smarrimento, non farete fatica a ricordare gli strampalati nomi dei marvelliani personaggi creati da Dan Abnett e Andy Lanning nel 2008 nel reboot del concept originario del 1969. Ispirato alla seconda formazione dei Guardiani, questo decimo film della Marvel Cinematic Universe è un concentrato di fantascienza, commedia e momenti di comicità raffinata intervallati a esplosioni di azione e combattimenti che non possono mai mancare in un film di questo genere.
Si fa oramai fatica a immaginare dei film Marvel che non prevedano questo tipo di doppia inclinazione, ma il film di James Gunn fa pendere l’ago della bilancia verso l’estremo della commedia. A perdere, senza troppi rimpianti a dire il vero, è la durata e il numero delle scene d’azione spaziale che vengono calate nel profluvio di giochi di parole e pause comiche con il giusto equilibrio. Evito di raccontare l’elaborata trama del film che ruota unicamente intorno alla vendita/perdita/riconquista di un artefatto che potrebbe essere al centro di futuri guai per l’intero universo Marvel.
Perfetto è l’impegno di James Gunn che collabora, con una regia poca invasiva capace di elargire generosamente molti primi piani ai protagonisti e tanti movimenti di macchina veloci, alla piena riuscita dell’opera. Chi ricorda lo scorretto e irresistibile Super di soli quattro anni fa, quando Gunn faceva satira sui (poco super)eroi e li metteva in scena ultra-violenti? Probabilmente pochi, ma lo spirito di quel lungometraggio riecheggia violentemente in questo film Marvel. Rocket Raccoon non è Rainn Wilson ma il suo carattere fa venire in mente il Saetta Purpurea del film del 2010; possiede inoltre la verve comica e scorretta a là Seth McFarlane e la violenza di Tony Montana. Restando in tema di somiglianze, come non notare lo sdoppiamento di Hulk nei personaggi di Drax (Dave Bautista) e Groot (Vin Diesel)? Perfetto anche Chris Pratt che tende però a svanire a ogni apparizione degli altri poiché perfino troppo normale in un mondo popolato di creature di ogni tipo.
Degna di nota è infine la colonna sonora composta interamente di brani anni 70/’80 presi dal walkman personale del protagonista: tra i tanti si trovano i Jackson 5, David Bowie e The Runaways. La scelta conferisce un tono nettamente diverso che si spera non venga abbandonato come è accaduto per il terzo episodio dedicato a Iron Man. Il film è solo il primo capitolo di una saga che andrà avanti almeno per un secondo episodio già annunciato. Manca il ponte con gli altri episodi Marvel: questo verrà sicuramente costruito nei prossimi film. Del resto, in quest’opera appare per poche scene Thanos, che nel finale di Avengers aveva già posto il suo sinistro sguardo sul pianeta Terra.