PSO1252749432PS4aab7078bc7b0

Fight Club – Chuck Palahniuk

Come posso scrivere una recensione di Fight Club? Si può davvero ridurre a così povera forma un’opera che ti cambia, ti entra dentro, ti sconvolge fino a non riuscire più a capire di che sostanza sono fatte le cose? Fight Club ti brucia il mondo davanti agli occhi per fartelo rinascere dalle sue ceneri in nuova forma. Per tutti i pellegrini senza cartina. Per chi non dorme. Per chi non sa cosa cazzo ci sta a fare qui. Per chi ha sempre avuto il sospetto che qualcosa non quadrasse. Beh… Tyler è per tutti noi.

Il protagonista senza nome è uno yuppie che cerca la realizzazione di sé nei cataloghi dell’Ikea e cura l’insonnia frequentando gruppi di assistenza per malati di cancro. Trova, seduto nel posto accanto al suo, sul milionesimo aereo della sua esistenza, Tyler Durden; produttore di sapone.

Niente per lui sarà più come prima.

Figura messianica se c’è ne è una; terrorista dialettico, morale, sociale; la più riuscita incarnazione dell’Über – Mensch (solo Brad Pitt avrebbe potuto degnamente interpretarlo al cinema); nulla mi leverà la convinzione che Nietzsche mentre scriveva lo Zarathustra aveva in mente lui. Tyler negli scantinati dei bar forgia una nuova umanità, al di là del bene e del male. Nei combattimenti all’ultimo sangue gli sguatteri, gli spazzini; a cui dice:“siamo i figli di mezzo della storia…la nostra grande guerra è quella spirituale, la nostra grande depressione è la nostra vita” scoprono di essere gli uomini più forti ed intelligenti del mondo. Del nuovo mondo lavato dai prodotti del saponificio di Paper Street.

Palahniuk con questo romanzo si dimostra assoluto genio della letteratura; per cui gli posso anche perdonare di gettare il sasso e nascondere la mano in un finale che chi ha amato Tyler non può davvero apprezzare fino in fondo. Lui stesso ha affermato che il finale del film di Fincher è migliore.

Resta il mistero del perché tutti noi (e non siamo pochi) che abbiamo amato questo libro non siamo ancora scesi in cantina a fare il sapone. O forse stiamo ancora prendendo lezioni di chimica?

Grazie


Per 15 anni Paper Street è stata una rivista on-line di informazione culturale che ha seguito con i suoi accreditati i principali festival europei di cinema e musica: decine di collaboratori hanno scritto da tutta la penisola dando vita ad un archivio composto da centinaia di articoli, articoli che restano a disposizione di voi lettori che siete stati un numero incalcolabile nonché il motivo per cui, per tanto tempo, abbiamo scritto con passione per questo progetto editoriale che ci ha riempiti di soddisfazioni.

This will close in 30 seconds