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Epopea Di Uno Qualunque – Tomakin

Dopo l’album d’esordio ‘Geografia Di Un Momento’ (2011), i Tomakin tornano sulle scene con un‘ultima fatica di indubbio valore. Storie di tutti i giorni, quadri in movimento, il personaggio della porta accanto: Epopea Di Uno Qualunque è questo e molto altro.
Avanguardisti è un inizio carico, di corsa come i motociclisti, “quelli della domenica” con il mito dell’asfalto e della velocità, i primi non eroi del viaggio. Subito dopo incontriamo Squali: “amore non piangere so che si sta male, senza aperitivo, con nulla dire”, figli di papà, vita facile e soprattutto banale. Stacchi espressivi, oscurità che culmina nel finale intenso, singolo e video di lancio pienamente presi.

“Quando le giornate iniziano male è quasi impossibile farle cambiare”, La Legge Di Murphy, piena di ironia e cinismo, precede Quasi Mai Delusi, minimale ma efficace, con la disillusione un po’ generazionale dei nostri giorni a far da protagonista, in tramonti industriali senza troppe emozioni. Poser è la satira della de-generazione blogger, un duetto acido, rock, recitato, divertente. Vite da reinventare nell’indifferenza generale, Fuori Orario, ballata impegnata in clima eighties, anticipa Il Vuoto Di Torricelli: tensione, distorsione, paura, un ritornello orecchiabile.

Rave, quasi psichedelica, vive di un crescendo che dal lieve coro iniziale termina in delirio elettronico, mentre Bluff Art è un altro quadro, lo stereotipo dell’artista che artista non è, colui che compra e non crea.
La titletrack è un brano sofferente, in cui l’agonia del quotidiano, dove è normale “recitare una parte per noia”, è regolarità, un tappeto electro-pop ci accompagna verso la chiusura, dove Flotta Interstellare, riflessiva e melodica, ci porta verso sonorità più vicine a ‘Geografia di un momento’, ritmica new wave e la voglia di cercare senza meta.

I Tomakin con quest’ultimo lavoro continuano un processo di maturazione: aumentano il ritmo, intrecciano nuove trame e lavorano sui dettagli in modo minimale, con un’accuratezza che rende i brani interessanti e ricercati, senza nascondere le proprie influenze più primitive e senza comunque proporre un risultato piatto o già sentito dalla miriade di gruppi e meteore new wave del nostro tempo.
In ‘Epopea Di Uno Qualunque’ sono messi in musica ritratti sociali e situazioni generazionali, storie di ‘vinti’ inconsapevoli o personaggi vuoti. Sotto intrecci musicali pregiati ci viene dato uno sguardo sulla realtà più vicina, quasi come se quell’uno qualunque ogni giorno in epopea, senza gesti eroici ma banali sconfitte, potessimo diventare noi.

Grazie


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