E Sottolineo Se – Zibba e Almalibre
Giorgio Calabrese è un grande autore. Lo dice la storia della musica italiana. Lo dicono interpreti dei suoi brani come Mina, Ivano Fossati, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Umberto Bindi e moltissimi altri. Adesso lo dice a modo suo anche Zibba.
Il cantautore ligure, infatti, è tornato insieme ai suoi fedeli Almalibre con E Sottolineo se, disco prodotto con l’ausilio del Premio Bindi e di Mescal. L’album è stato stampato in una tiratura limitata di 200 vinili numerati e autografati. Sono tanti i pezzi che in maniera più o meno prevedibile Zibba avrebbe potuto scegliere tra quelli scritti da Giorgio Calabrese. L’artista, però, si è appropriato di una parte di storia della canzone italiana, reinterpretando dieci brani con il medesimo rispetto che nutre nei confronti della sua stessa musica e dei suoi testi.
E Sottolineo Se è un titolo che rievoca un verso della celebre E Se Domani, conosciuta principalmente nella versione di Mina, e qui rivisitata in chiave folk/reggae da Zibba. La dolcezza di I Sing Ammore conferisce al brano un candore inaspettato che non si confonde con l’interpretazione quasi più scanzonata di Nicola Arigliano. Anche Bruno Lauzi rivive in maniera più che degna a inizio e a fine disco rispettivamente in Diano Marina, pezzo jazzato al punto giusto, e in O Frigideiro, brano qui concepito solo con voce e sax. Nel lavoro c’è anche una sorprendente rilettura di Ciao Ti Dirò, più malinconicamente waitsiana e meno concitata rispetto alle versioni di Celentano e Gaber.
Più in generale e al di là dei vari interpreti originari di ciascun pezzo, Zibba riesce a catturare l’ascoltatore, scandendo ogni singola parola fissata su carta dalla penna sincera del celebre paroliere. Ciascun messaggio è costruito con estrema naturalezza da Giorgio Calabrese e ben si sposa con le intenzioni vocali del cantautore ligure e con quelle musicali degli Almalibre. Da questo punto di vista, ad esempio, l’amore narrato in Senza Parole è ben abbinato alla voce dai toni bassi e all’arpeggio di chitarra appena distorto. Oppure il rifiuto di andare in guerra, tema principale de Il Disertore, non viene per nulla impoverito dalle suggestioni acusticamente più ritmate della versione di Zibba.
L’LP verrà presentato in anteprima stasera, 24 maggio, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4) a Torino, mentre il 29 maggio verrà messo in scena al Blue Note (Via Borsieri 37) di Milano.
E se oggi, e sottolineo se, all’improvviso volessimo ascoltare o riascoltare i brani scritti da Giorgio Calabrese, possiamo farci cullare dalla voce calda di Zibba e dalle atmosfere energicamente vintage degli Almalibre.