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E’ finito Breaking Bad – Walt White & Jesse Pinkman: perché amiamo gli (anti)eroi?

E’ finito Breaking Bad. Ieri è andata in onda, negli Stati Uniti, la puntata numero 16 della quinta serie. L’ultima.

Diciamolo senza alcun dubbio: la serie in questione è una delle migliori mai prodotte e distribuite nella storia della televisione. Non è un’esagerazione. Non è roba da fan. E’ pura verità. A parlare sono i numeri. A parlare sono gli episodi. A parlare sono i milioni di spettatori sparsi per tutto il mondo. A parlare sono i premi, un cast incredibile oltre che una messa in scena eccellente, innovativa e un team artistico/tecnico che ha cooperato dal 2008 ad oggi in perfetta sinergia.

Il plot semplice (almeno al principio), dinamico e avvincente è alla base del successo di Vince Gilligan, il creatore di B.B. Le interpretazioni magistrali di Bryan Cranston (mr. White) e Aaron Paul (Jesse) hanno fatto il resto.

Come son riusciti i due personaggi (un frustrato professore di chimica e un giovane tossico-spacciatore ex allievo del primo) a conquistare i salotti di tutto il mondo? Grazie alla forza degli anti-eroi. Non scopriamo nulla scrivendo che il pubblico non fa più il tifo per il cavaliere buono a cavallo: è sempre più evidente infatti che sia il lato oscuro ad affascinare e a comunicarcelo sono le decine di grandi produzioni delle ultime due decadi (sia per quel che riguarda la televisione sia per quel che riguarda il cinema). Walt e Jesse, all’inizio, nelle prime sette puntate del 2008, sono uno specchio per migliaia di noi. Sono persone che hanno fallito in tanti frangenti e che, in momenti cruciali dell’esistenza umana (per Walt è la diagnosi di una grave malattia, per Jesse il non riuscire ad assumersi le proprie responsabilità entrando nell’età adulta), decidono che deve arrivare il momento del riscatto. A qualsiasi costo. Il prof. White lo decide, a dire il vero, trascinando nel turbine degli eventi il malcapitato più giovane.

Lo spettatore si immedesima con estrema facilità in una o nell’altra figura protagonista e viaggia insieme al duo attraverso le cinque serie…sballotato in un percorso ad ostacoli, vorticoso, a volte nausebondo, irrimediabilmente pericoloso. Ma soprattutto imprevedibile.

Goodbye Breaking Bad. E’ stato un piacere fare questo lungo viaggio, insieme.
Alla fine si scende dalla propria automobile ammaccata senza tirare il freno a mano ma spegnendo la tv o il computer con cui si sono finiti gli ultimi minuti di una serie che ha già fatto storia.

E si torna al proprio quotidiano. Frastornati. Appagati.


Grazie


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