Foto ©Valerio Dominici

Donne sull’orlo di una crisi di verve – Silvia La Monaca

Jeans, maglia bianca e giacca nera. Una mise sobria e disinvolta per chi, come lei, di certo non doveva affascinare e rapire il pubblico se non con la sola simpatia. Sicula, fimmina, energica, ambiziosa, Silvia La Monaca ha presentato lo spettacolo Donne sull’orlo di una crisi di verve, lo scorso 6 aprile al Ducati Cafè di Roma. Location insolita per chi non è più abituato ad assistere ad uno spettacolo di cabaret all’interno di un locale, di un bar, di un ristorante ma questa, senza dubbio, è risultata una formula vincente. Autrice altresì dei testi degli sketch, Silvia La Monaca con il suo spettacolo ha deliziato il pubblico.

Partita dal profondo entroterra siculo, Silvia si forma alla scuola di teatro Tèates di Michele Perriera a Palermo e sarà proprio il drammaturgo siciliano a indirizzarla verso la comicità, tanto da ottenere, dopo qualche anno, i primi successi concreti partecipando allo Zeliglab di Genova diretto da Daniele Raco e Matteo Monforte. Approdata nella capitale avviene l’incontro fortunato e casuale con Monica Olivieri che decide di darle fiducia e produrle lo spettacolo.

Donne sull’orlo di una crisi di verve, è indubbiamente uno spettacolo dedicato alle donne; uno spettacolo di cabaret ricco di verità talvolta goffe e rese esilaranti grazie alla capacità della stessa attrice di portarle in scena senza alcuna presunzione. Un viaggio tutto da ridere che denuda e svela varie tipologie di donne partendo da quella single che aspetta ansiosa la telefonata per il primo appuntamento e che arriverà in momenti non sospetti, per arrivare alla donna sposata in preda al panico alle prese con il primo figlio.

È carica Silvia e la capitale non la spaventa affatto. Un vulcano di idee, una donna dagli occhi di ghiaccio ma che sa scaldare il cuore e far ridere la gente in un periodo in cui ce n’è veramente bisogno, per accantonare pensieri che turbano le vite delle persone, figli di un futuro incerto e traballante.

In apertura: Foto ©Valerio Dominici

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