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Dearest – Peter Ho-Sun Chan

Dearest (titolo originale Qin’ai De) è un film cinese presentato Fuori Concorso. Ispirata a fatti recentemente accaduti nel sud della Cina, la pellicola indaga su una delle peggiori piaghe della società cinese: il sequestro e la vendita di bambini: oltre 20.000 bambini infatti vengono rapiti ogni anno per essere rivenduti nel mercato nero delle adozioni. Fra questi c’è il piccolo PengPeng, figlio di genitori divorziati in perenne conflitto fra loro. La coppia si riavvicina dopo con la scomparsa dell’adorato piccolo, unendosi a un gruppo di genitori che come loro sono alla ricerca dei figli perduti. Quando i due incredibilmente ritroveranno PengPeng, cresciuto insieme ad una sorellina da Li Hongqin, contadina buona e ingenua, non si assiste a un classico lieto fine: PengPeng è traumatizzato e non li riconosce, la sua sorellina finisce in orfanotrofio e la “madre” in carcere. Nonostante tutto ciò Li non si dà per vinta e assume un legale per riavere i figli che ha cresciuto.

Il film si divide sostanzialmente in due parti: la prima, legata alla scomparsa e alla ricerca di PengPeng, vede protagonista un padre disperato vittima del cinismo del mondo; la seconda, legata al ritrovamento e alle battaglie per l’affido, si concentra su Li, madre separata dai figli per un crudele gioco del destino. La sceneggiatura è ispirata a fatti realmente accaduti, seppur romanzati, e che a tutt’oggi non sembrano essersi ancora risolti. Molto interessanti sono le storie parallele e i personaggi appena accennati che ruotano attorno al filone principale della storia: dalla madre malata dell’avvocato all’amico della coppia il cui figlio non è stato ritrovato.

La recitazione degli attori è convincente e mai sopra le righe, con ottime prove dei protagonisti. Di forte impatto poi la scelta del regista di concludere il film con i filmati relativi ai veri protagonisti di questa incredibile storia, compreso un loro incontro con gli attori che li avrebbero interpretati. Nonostante sia lungo oltre due ore il film non stanca e tiene viva l’attenzione dello spettatore. La pellicola si rivela riuscita in tutti i suoi aspetti, dalla sceneggiatura, alla regia, alla recitazione; ed è una piacevole sorpresa nel panorama veneziano. Alla fine arriva il convinto favore dal pubblico, che ha rivolto scroscianti applausi al regista Peter Ho-sun Chan, presente alla proiezione insieme a parte del cast.

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