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C’mon take on me – Hardcore Superstar

Dopo il successo del travolgente Split your lip (2010), tornano gli Hardcore Superstar con il loro nono album in studio: C’mon Take On Me.

Una band ormai matura, anche grazie ai nove album in studio alle spalle in 16 anni di carriera, ma anche innovativa e in costante evoluzione, capace di toccare con la sua musica ogni genere: dal puro e semplice hard rock, al glam, al metal e, addirittura, a qualche accenno del più feroce thrash metal anni ’80.

Con questo nuovo album, la band svedese riesuma dai suoi primi anni di carriera un suono più leggero, orecchiabile e maggiormente incline all’hard rock rispetto ai suoi più recenti album in studio, con suoni di chitarra meno distorti, ritornelli più ariosi e melodie maggiormente in evidenza.

Schiacciando play si parte con un breve intro (Cutting The Slack) che sembra un mix tra un carillon e la musica delle giostre; i toni cambiano immediatamente con la title-track che scalda l’ambiente in perfetto stile HCSS e lascia la scena alla travolgente One More Minute dove i potenti riff di chitarra si alternano a strofe più pacate, con continui cambi di ritmo intervallati da ritornelli festaioli.

Segue il secondo singolo Above The Law, hit dallo spirito anni ‘80, corale e dalle grandi emozioni che entra subito in testa, mentre l’atmosfera si fa più cupa con Are You Gonna Cry Now ed il suo ritornello, che diventa irresistibile ascolto dopo ascolto.

E’ tempo di riposare un attimo le orecchie, dopo l’irruenza delle prime cinque canzoni, con la bellissima ballad semi-acutica Stranger Of Mine, per poi ripartire subito con Won’t Take The Blame, canzone party-rock divisa in due parti, con un’atmosfera avvolgente e l’ennesimo ritornello creato per fare baldoria ad una festa.

Si avanza con Dead Man’s Shoes con una sezione ritmica fantastica, capeggiata dalla batteria di Magnus Andreasson e dal preciso e profondo basso di Martin Sandvik, ma è Because Of You, dove la melodia dei ritornelli si ripete nel riff di chitarra, a regalare nuove emozioni, con la voce di Jocke Berg affilata e tagliente come un rasoio.

In chiusura Too Much Business, canzone che cade quasi nell’anonimato, forse anche perché è seguita dalla conclusiva e splendida Long Time No See, una ballata intensissima, dalle strofe struggenti che esplodono in ritornelli semplicemente fantastici per un finale da brividi; con le ballate gli Hardcore Superstar riescono sempre a creare un’atmosfera magica, dove l’intensità e la potenza della musica si fondono a meraviglia con la voce graffiante di Berg.

Insomma, C’mon Take On Me è un disco meno immediato e di impatto rispetto al precedente Split Your Lip, ma può vantare una buona qualità ed una serie di sfaccettature che lo rendono variegato.

Gli Hardcore Superstar sono mutati negli anni, ma senza mai perdere la propria identità e forse questa è la chiave del successo continuo della band svedese.

Grazie


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