Brian De Palma
100 registi (e tantissimi film) che migliorano una vita
Un elemento che accomuna tutti i grandi esponenti della New Hollywood è la convinzione di non porsi limiti, la capacità di saper affrontare linguaggi cinematografici differenti l’uno dall’altro cercando, anche attraverso risultati non sempre all’altezza delle aspettative, di affrontare nuovi generi.
Brian De Palma è sicuramente uno dei pilastri di questa nuova corrente cinematografica. Ha cercato di esplorare la psiche umana conducendo lo spettatore in un percorso caratterizzato da perversioni sessuali e voyeurismo, girando thriller hitchcockiani carichi di tensione come Vestito per uccidere o Delitto a luci rosse, in cui il regista ha svolto un attento studio sulla sguardo, analizzando i punti di vista di più personaggi, girando pellicole a forte impatto erotico per l’epoca.
Regista capace di raccontare ascesa e caduta di personaggi negativi o vittima degli eventi, in uno stile personale e aggressivo che non risparmia allo spettatore scene violente e drammatiche; a dieci anni di distanza l’uno dall’altro dirige due pellicole simbolo degli anni ottanta e novanta come Scarface e Carlito’s way, entrambe interpretate da un eccezionale Al Pacino, che si differenziano da pellicole analoghe per virtuosismi stilistici e cromatici.
Peculiarità che emerge da una pellicola di De Palma è sicuramente il ruolo della colonna sonora, questo grazie anche alla collaborazioni con maestri come Pino Donaggio e Giorgio Moroder: la musica nel suo cinema non si limita solamente alla funzione di commento ma assume una valenza quasi fisica, divenendo un elemento insostituibile in un tutt’uno con la narrazione.
Attivo da più di quarant’anni, ha cercato di esplorare più territori cinematografici, spaziando dall’horror con Carrie, lo sguardo di Satana ai war movie (Vittime di guerra e Redacted) cercando sempre di imporre il suo stile, caratterizzato da una forte originalità nel tentativo di infondere una personale impronta in più generi cinematografici.