Behemoth – Liang Zhao
La Genesi narra che il Behemoth sia il mostro più grande della terra creata al quinto giorno dalla volontà di Dio, dove si accumulala ricchezza è impossibile non sentire la sua presenza. Beixi Moshuo Behemoth è un documentario del regista cinese Zhao Liang (Crime and Punishment, Petition) che studia la realtà quotidiana di una comunità di operai di una miniera di Sichuan.
In apertura del film l’autore stesso si ritroverà nudo steso sulle rocce in posizione fetale. Presto farà l’incontro della Guida, un uomo (che non verrà mai inquadrato in viso) con un enorme specchio dietro la schiena. Se decidi di seguirlo, sarai costretto a vedere te stesso. Il regista sceglie l'allegoria del viaggio, strutturando l’opera come un’anticapitalistica Divina Commedia.
Nell’Inferno il novello Virgilio gli farà vedere le conseguenza dell’economia moderna e dell’imprudenza umana sulla natura e sull’uomo stesso. Lo scenario è sulfureo: operai intrappolati nelle miniere, immersi nell’acciaio fuso a respira carbone. Il Purgatorio è rappresentato da un ospedale poco distante dalla miniera. Qui gli uomini e donne attendono la morte, sono i martiri di una società industrializzata come quella della Cina e del suo sviluppo insostenibile. E in fine il Paradiso, delle città fantasma costruite con i materiali estratti dalle miniere: dei miraggi urbani (come quello di Ordos) tanto perfetti che è come se non esistessero. Apocalittica l’ultima frase: «Quando una piaga naturale percorre la terra, ogni essere vivente è in pericolo».
Zhao Liang, un coraggioso Sebastião Salgado dagli occhi a mandorla, si arma di videocamera ed entra di persona in quei luoghi disperati, scegliendo lunghi piani fissi senza accompagnamento sonoro che non sia quello ambientale per descrivere le insensate condizioni degli operai. La fotografia di ogni sezione dantesca è caratterizzata da una differente scala cromatica, rispettivamente il rosso, il grigio e il blu.
Folle e assurdo, tra sogno e realtà Behemoth ha un’enorme potenza politica ma è attento a non dare nessuna lezione. Impressionanti le statistiche date in coda sull’enorme crescita industriale della Repubblica Popolare Cinese positivamente correlate alle infezioni ai polmoni dei lavoratori del Sichuan.