Becker – David Boriani
Quel pop-cantautorale delicato ed elegante
Il primo contatto con il “mondo personale e sonico” di David Boriani lo si è avuto con il singolo (e il relativo video) è Francesca, pezzo che, come gli altri che compongono l’EP Becker uscito per Giungla Dischi, è prodotto da Daniele Sinigallia. E così come questa canzone, anche le altre sono orientate verso un pop-cantautorale delicato ed elegante, in cui David Boriani snocciola tutti i suoi sentimenti, ora cupi ora più luminosi che, come canta in Oggi, la seconda traccia, sono più o meno tutte ascrivibili alla galassia della “fenomenologia del dolore”.
Un vocabolario che, lungi dal voler essere troppo intellettualistico o, peggio, oscuro, è molto ricercato. Una cura ed una ricerca non banale affatto quella posta da Boriani nei testi. Si prenda ad esempio la, struggente – va detto – ballata Il bagno inglese: la strofa «Sei quei pensieri che/ non fanno dormire/ di notte/ nello specchio più risoluto il mio riflesso» si segnala per una costruzione assolutamente originale, sempre virata all’eleganza e alla certosina cura dei dettagli.
L’influenza o comunque l’aurea di Daniele Sinigallia si sente in maniera evidente, anche se l’intero EP è compattamente “personale” e non vi sono rischi di sentirlo suonare come il più classico degli epigoni. Per quanto riguarda invece la parte più squisitamente musicale, non vi sono eccessive novità al classico impianto pianoforte, chitarra e voce, con forse qualche nota in più verso un immaginario classico più che moderno e contemporaneo (e questo lo si sente forte e chiaro in Vera). L’EP di Davide Boriani è, come si legge nel comunicato stampa, «Rappresenta bene quella che è la mia identità. Un’identità che esprime però un senso di non appartenenza. Piccoli batticuore quotidiani. È solo pop». Una dichiarazione quindi davvero identitaria, di cosa sia e di cosa non sia questo lavoro, al contempo profondo e leggero, insieme eccentrico e normale. Proprio come il pop, quello vero, del resto.
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