Dopo l’anteprima on-line di Bring The Light, brano tratto da Different Gear, Still Speeding, e dopo l’uscita dell’intero album, è la volta della partenza del tour 2011.
I Beady Eye si presentano sui palchi dei palazzetti con una rinnovata voglia dopo i fatti del 28/8/2009 a Parigi che avevano portato allo scioglimento degli Oasis. La nuova band, composta da Liam Gallagher alla voce, Gem Archer e Andy Bell alle chitarre, Chris Sharrock dietro la batteria, ha visto l’aggiunta, per i live, di Jeff Wootton al basso e Matt Jones alle tastiere.
La formazione, non molto diversa da quella che ha caratterizzato gli ultimi anni gloriosi della band dei “fratelli-coltelli” del brit-pop, esordisce subito al 3° posto delle classifiche inglesi degli album più venduti e questo è già un segnale che i molti fan rimasti amareggiati dalla (per ora?) tragica fine degli Oasis hanno ritrovato l’entusiasmo di un tempo.
La conferma definitiva del nuovo fermento che aleggia attorno ai Beady Eye arriva con il primo live al Barrowland di Glasgow, dove i presenti accompagnano l’apertura del concerto cantando a voce il riff iniziale della prima canzone della serata: Four Letter Word. Arriva il momento dell’Italia, da sempre patria di numerosi “mad fer it” (un modo che i fan degli Oasis usano per definirsi tra di loro nei forum on-line) che non si perdono la data italiana.
L’entusiasmo si percepisce immediatamente all’ingresso dell’Alcatraz di Milano ed esplode definitivamente quando si abbassano le luci, parte l’intro registrato e compaiono sul palco i Beady Eye con un Liam stranamente avvolto nel tricolore italiano per festeggiare i nostri 150 anni. Si parte con Four Letter Word e l’atmosfera si scalda subito senza mai fermarsi.
I suoni dei Beady Eye risentono in alcuni brevissimi tratti dell’esperienza Oasis di quasi tutti i membri, ma il comune denominatore è una forte influenza dei Beatles. Dopo le ultime comparse live con gli Oasis in cui la voce di Liam sembrava essere irrimediabilmente scomparsa, o per lo meno in una fase di tremendo calo, a Milano il cantante di Manchester dimostra di essere migliorato notevolmente, regalando ai presenti una serata con voce costante, non fresca come agli esordi, o entusiasmante come quella del fratello Noel, ma comunque nettamente migliorata. Una parola va spesa per Gem Archer e Andy Bell che si spartiscono il ruolo di chitarra solista, regalando bei giri di chitarra molto coinvolgenti e che rimangono in testa anche dopo il primo ascolto.
Non resta che vedere cosa sapranno fare durante questo loro primo tour, ma le premesse per firmare grandissime serate ci sono tutte. E’ già in circolazione da tempo la voce che alla fine dei concerti i quattro membri torneranno in studio di registrazione per un nuovo disco. Non resta che rimanere sintonizzati!
Let’s rock!
Cheers!
16 marzo 2011