barca dreams cruijff

Barça Dreams – Jordi Llopart

C'è un dato di fatto che mette unanimemente d'accordo i rotocalchi sportivi in questi anni: siamo nell'epoca di Lionel Messi e di Cristiano Ronaldo. Verissimo, proprio non possiamo dargli torto. Ma nonostante questo non viviamo nell'epoca del Barcellona e del Real Madrid, le rispettive squadre di appartenenza. Eppure, confrontando i nomi dei giocatori che compongono le rispettive rose, il divario non appare così lampante da giustificare un dominio così netto dei blaugrana nell'ultimo decennio. La differenza, però, la fa una filosofia – etica e di gioco – che ha radici molto profonde e che Jordi Llopart riesce a trasmettere nel suo Barça Dreams, documentario che racconta la storia del club catalano attraverso le immagini e le parole dei suoi protagonisti.

Barcelona documentario Messi

Video e immagini di repertorio in bianco e nero si alternano a quelle più recenti per creare un viaggio temporale all'interno della storia di una società che ha da sempre voluto consacrare ed esportare lo spirito catalano prima in Spagna e poi in tutto il mondo. Senza dubbio, però, è curioso rilevare come una squadra caratterizzata dal forte legame con la propria terra sia riuscita a imporsi nell'universo calcistico soprattutto grazie a personalità provenienti da altre nazioni. Fondato nel 1899 da Hans Gamper (Svizzera), il Futbol Club Barcelona ha infatti iniziato a incantare le platee calcistiche grazie a Laszlo Kubala (Ungheria); rivoluzionato il gioco con Johan Cruijff (Olanda), prima come giocatore e poi come allenatore; e dominato il calcio moderno con Ronaldinho (Brasile) e Messi (Argentina).

Ma se questi singoli giocatori hanno senza dubbio fatto la differenza, buona parte del merito del successo va attribuito al vivaio che da sempre fornisce giocatori destinati a diventare lo scheletro di squadre impreziosite dai talenti stranieri. Dal vivaio di La Masia, infatti, provengono fuoriclasse del calibro di Puyol, Xavi, Iniesta, Fàbregas, Piqué e Busquets: atleti divenuti l'ossatura di una delle squadre più forti di tutti i tempi nonché della nazionale spagnola campione del mondo e due volte campione d'Europa. Una “coltivazione di talenti” che è andata oltre il calcio e ha giovato a tutta la Spagna, come conferma la nazionale spagnola di basket che sui “canterani” catalani Pau Gasol, Marc Gasol e Juan Carlos Navarro ha costruito i suoi recenti successi.

Nei suoi 120 minuti di durata, il documentario di Llopart, oltre a ripercorrere cronologicamente le tappe fondamentali del club, ci mostra alcune delle perle balistiche che hanno fatto la storia del calcio, inevitabili quando tre dei primi cinque giocatori più forti di sempre (Cruijff, Maradona e Messi), più decine di altri fuoriclasse (Kubala, Luisito Suarez, Laudrup, Romario, Stoichcov, Ronaldinho, Eto’o) hanno vestito la maglia della squadra in questione. Manca Ronaldo, un giocatore che senza la sua carriera sfortunata avrebbe potuto tranquillamente essere inserito nei primi cinque giocatori di ogni epoca, ma evidentemente al “Fenomeno” non è ancora stato perdonato il breve periodo trascorso nel capoluogo catalano e soprattutto il suo passaggio agli eterni rivali del Real Madrid.

La storia del club, però, rimane ancora tutta da scrivere. Per la gioia dei propri tifosi e lo sconforto degli altri, gli sguardi e le parole degli attuali protagonisti confermano che, dopo gli esaltanti traguardi raggiunti, l'unico vero rivale del Barcellona, ancora oggi, rimane lo stesso Barcellona.

Grazie


Per 15 anni Paper Street è stata una rivista on-line di informazione culturale che ha seguito con i suoi accreditati i principali festival europei di cinema e musica: decine di collaboratori hanno scritto da tutta la penisola dando vita ad un archivio composto da centinaia di articoli, articoli che restano a disposizione di voi lettori che siete stati un numero incalcolabile nonché il motivo per cui, per tanto tempo, abbiamo scritto con passione per questo progetto editoriale che ci ha riempiti di soddisfazioni.

This will close in 30 seconds