amityville 2017

Amityville – Il risveglio – Franck Khalfoun

Nell’Era del riciclo – con remake, reboot, spin-off, prequel, sequel – non poteva mancare anche un nuovo lungometraggio ambientato nella casa stregata più famosa del mondo, ovvero la villa al 112 di Ocean Avenue nella cittadina di Amityville, teatro di una strage realmente avvenuta e di fenomeni paranormali.

Amityville – Il risveglio, diretto dal regista francese Franck Khalfoun, è un’ulteriore variazione sul tema, un altro prodotto del vasto franchise, iniziato nel 1979 con Amityville Horror e ampliato negli anni con una decina di titoli. La storia, dunque, non è nuova né tanto meno originale. Una madre single (Jennifer Jason Leigh) decide di trasferirsi in una casa ad Amityville con la figlia adolescente Belle (Bella Thorne), la figlia più piccola Juliet e il figlio James (Cameron Monaghan), in coma da due anni. Belle, ignara del passato oscuro e tragico della casa, inizia ad avvertire strani fenomeni e nel frattempo il fratello migliora miracolosamente. Man mano che Belle scopre la verità su quel luogo, si rende conto che le angoscianti leggende sono reali.

Un nuovo nucleo famigliare, completo di figlio malato e di tensione fra madre e figlia, diventa l’ennesima vittima delle forze diaboliche della casa. La trama è piuttosto banale e i goffi tentativi per migliorare il film sono troppo deboli per risollevare le sorti di un lungometraggio non particolarmente promettente. Si cerca di giocare sul metacinema alla Scream: vengono citati i film precedenti su Amityville e il romanzo Orrore ad Amityville di Jay Anson, inoltre si vede una breve scena della pellicola del 1979. Ma il simpatico gioco citazionista dura troppo poco e non ha la forza per sostenere il film: è un peccato, perché la strada della parodia avrebbe permesso alla storia di prendersi un po’ meno sul serio e scherzare di più con la materia già nota.

Si punta poi sul tono del melodramma: sia i contrasti fra madre e figlia sia i sensi di colpa della protagonista per l’incidente che ha ridotto il fratello in coma non fanno che appesantire la storia. Nonostante Jennifer Jason Leigh ce la metta tutta per dare spessore al suo personaggio, una madre profondamente in crisi per la condizione del figlio, il resto del cast non è particolarmente brillante. Bella Thorne (famosa soprattutto in ambito televisivo) è la classica adolescente dark, ribelle e tormentata; Cameron Monaghan (noto per aver recitato nelle serie tv Shameless e Gotham) è abbastanza inquietante, ma non colpisce più di tanto.

Amityville – Il risveglio è poi un concentrato dei più triti stereotipi horror: inquadrature della casa di notte, scale ripide e scricchiolanti, porte e finestre che si aprono e chiudono da sole, lo scantinato buio e inquietante. E, giusto per sottolineare la mancanza di idee, una valanga di inutili jump scares che fanno saltare sulla poltrona, ma non creano mai tensione. Anche perché il finale è piuttosto prevedibile.

Quello della casa stregata è e sarà sempre un affascinante luogo comune del genere, ma non per questo ci si deve aspettare delle copie carbone dei film precedenti. In definitiva, Amityville – Il risveglio è un tipico “già visto”, un horror estivo di cui ci si dimentica molto presto.

 

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