Alfred Hitchcock
100 registi (e tantissimi film) che migliorano una vita
Il maestro del brivido. L’inglese Alfred Hitchcock era molto prolifico e ha diretto tantissimi film: più di 50 lungometraggi girati tra la fine degli anni Venti e la fine degli anni Settanta. Hitchcock si fa le ossa nel cinema muto e con la sua messa in scena potente e rivoluzionaria cambia le regole del giallo, del thriller incollando alle poltrone dei cinema generazioni e generazioni di spettatori. Spesso gioca con il pubblico come il gatto con il topo: piazza piccole trappole, inventa stratagemmi arguti; basti pensare al Mac Guffin: termine coniato dal regista con cui si fornisce dinamicità alla trama, cito da wikipedia “un qualcosa che per i personaggi del film ha un’importanza cruciale, attorno al quale si crea enfasi e si svolge l’azione ma che non possiede un vero significato per lo spettatore.”
Le tappe fondamentali del suo cinema sono senz’altro: Nodo alla gola (un unico, immenso piano-sequenza del 1948), La finestra sul cortile (uscito nel 1954; una sola scenografia: un cortile per l’appunto dove si dilata il tempo all’inverosimile; un punto fermo di ogni manuale di storia del cinema), Il delitto perfetto (che non esiste e Hitchcock lo dimostra nel ’54), Psyco (che ha cambiato per sempre le regole del genere ed è del 1960), Gli uccelli del ’63 e Intrigo internazionale del ’59… lo so, ne mancano ancora molti ma mi fermo qui per non dilungarmi eccessivamente.