chitarra

Paper Street intervista i May Be Better

Paper Street ha intervistato per voi i May Be Better, formazione musicale alessandrina.
La band è formata da Riccardo Saliceto (voce e chitarra) Alessandro Russo (chitarra e voci) Carmelo Scafidi (basso) e Alberto Rossi (batteria e percussioni).
Per ascoltare le loro canzoni potete visitare il loro MySpace: http://www.myspace.com/maybebetteral.

Quando nascono i May Be Better e cosa si deve aspettare chi ascolta per la prima volta la vostra musica?

Alessandro & Riccardo: I MBB, in maniera ufficiale, ovvero con la formazione di adesso, nascono nel 2006 con l’ingresso al basso di Carmelo Scafidi. La bio ufficiale è difficile da ricostruire: prima ci chiamavamo The Morning After. Comunque diciamo che suoniamo insieme dai tempi delle assemblee musicali alle superiori.
Chi ascolta i MBB per la prima volta si deve aspettare un live particolare, di primo impatto freddo ma molto pungente e intenso. Il nostro obbiettivo e suonare canzoni da ASCOLTARE, non pezzi da sentire come sottofondo mentre si pulisce la camera o si fa una doccia al mattino.

Carmelo: nascono, nel 2004, da un’idea di due frontman biondi… (l’ho letto nella biografia ufficiale su Facebook scritta da Alessandro). Erano popolari e belli ma…stanchi! (perché sempre impegnati in pubbliche relazioni con il gentil sesso). Decisero quindi di compromettere il loro fascino innato imbracciando la chitarra e cantando canzoni orecchiabili.
Biondi, belli, bravi, musicisti…essì una vera e propria involuzione.

Tre gruppi che fanno parte della vostra formazione musicale e senza i quali non potrebbe esistere il vostro gruppo?

Alessandro & Riccardo: il nostro background musicale è molto ricco e vario: spazia dal grunge al punk-rock, dal metal al rock. Le influenze fondamentali nella nostra musica arrivano sicuramente dai Nirvana senza i quali noi non potremmo suonare, dagli Oasis e dai Puddle of Mudd che negli ultimi anni ci hanno ispirato in quasi tutti i brani. Ah dimenticavamo anche i Verdena, fondamentali nella nostra adolescenza e nel nostro percorso musicale.

Carmelo: secondo me noi siamo la carica dei Tokyo Hotel, l’energia dei Finley e la profondità nei contenuti dei dARI.

3) Delle canzoni incise quale sentite più vostra, qual è quella che suonereste ab libitum?

Alessandro: In You è la canzone più famosa, più ascoltata e più richiesta del pubblico dei MBB. Esiste da quando io e Richi non eravamo ancora maggiorenni…ha subito duemila modifiche e variazioni nel tempo, ci ha fatto vincere il “Singing 4 life 2006” e regala sicuramente ancora grosse emozioni a tutti. Anche “Sighina” (soprannominata così per lo strano accento del ritornello) è una canzone vecchissima, scritta in momenti di stordimento in saletta a casa mia (vero Richi?! Bei tempi) è molto significativa e intensa, credo che la suoneremo per almeno ancora vent’anni…
Si si è la mia preferita…(ride)

Carmelo: sono d'accordo con Alessandro; la canzone più significativa è sicuramente “In You”: c’è anche come suoneria su Jamba [sito internet per scaricare giochi e suonerie N.d.A.]. Suonare “In You” ab libitum mai e poi mai…preferiremmo tirarci i sassi ad altezza zebedei. Di solito in saletta suoniamo i Carcass, ci piace e ci divertiamo!

Il live che vi ha emozionato e divertito di più? Quello che vorreste sempre ripetere insomma…

Alessandro & Riccardo: Sotto il profilo qualitativo quello all’Archivolto [locale vicino ad Alessandria N.d.A.] con i Gem Boy, ma anche nel 2008 con J-Ax avevamo spaccato: c’era tantissima gente, l’impatto visivo è stato molto emozionante. Però ci sono stati altri live che ci hanno emozionato e divertito tantissimo in posti più intimi dove il contatto con il pubblico e gli amici aiuta a divertire.

Carmelo: quando abbiamo suonato prima dei Gem Boy: sono dei mattacchioni, molto gentili! Quella sera mi sono divertito e abbiamo suonato il meno peggio possibile!

Come vi rapportate ad Internet? Credete sia fondamentale oggi per un gruppo indipendente sfruttare i vari social network o preferireste percorrere altre strade come succedeva in passato?

Alessandro & Riccardo: i social network rappresentano la vera rivoluzione della società di adesso: non solo dal punto di vista musicale ma globale. Siamo tutti dentro questo questa grande sfera e tutti, a proprio modo, tentano di sentirsi sempre al centro dell’attenzione, cercano di esprimere la propria personalità, il proprio stato, le proprie emozioni. Poi c’è questo grande occhio (tipo Grande Fratello) che guarda dentro questa sfera 24 ore su 24. Questa entità rappresenta qualcosa che noi non riusciamo a definire concretamente…probabilmente rappresenta la società, intesa nel senso più astratto del termine. Tutto questo per dire che l’introduzione dei primi social network per le band, come “Myspace”, ha favorito la condivisione mondiale della musica, soprattutto quella che prima difficilmente riusciva ad diffondersi al di là della cerchia di amici e conoscenti della band.
In ogni caso noi non curiamo molto questo aspetto: non abbiamo mai fatto spam su “Myspace” (forse sbagliando) non ci siamo mai sentiti “rockstar” da 2.0…
Noi abbiamo un myspace brutto, poco aggiornato, con le nostre canzoni (cosa più importante). Presto lo aggiorneremo. Abbiamo anche una pagina su FB dove Carmelo si diverte a scrivere stronzate. Crediamo comunque che i passa parola e i live siano ancora l’arma principale per avere successo.

Carmelo: Internet e le comunità online oggi sono forti come non mai: le piccole band grazie a questi strumenti vivono, si fanno sentire. C’è parecchia scelta, le etichette hanno talmente tanto materiale che il risultato penso sia lo stesso di qualche anno fa: se hai la raccomandazione e una solida base per diventare un prodotto commerciale vai avanti…altrimenti no! Noi suoniamo per divertirci e dire la nostra.

Cosa proprio non sopportate della musica di oggi?

Alessandro & Riccardo: della musica di oggi non sopportiamo la moda: questa “stagionalità” [esiste questa parola?! N.d.A.] della musica: “collezione primavera estate 2009” insomma questa cazzo di tendenza…gruppi che fanno veramente ridere salgono su palchi a dire quattro stronzate, a fare i froci e se la tirano come se fossero i Green Day…
Noi siamo cresciuti a Stravecchio e Stratocaster, Converse e capelli alla cazzo.

Solo Alessandro: e io in particolare non sopporto i fenomeni: quelli che si credono superiori a noi perché si ritengono grandi musicisti…alla fine non vengono cagati da nessuno e noi veniamo ancora additati come quattro coglioni solo perché magari i nostri sono bei concerti che loro possono soltanto vedere con un binocolo. Ogni riferimento è puramente casuale 🙂

Carmelo: le persone false, quelli che si presentano come conoscitori e attenti critici di ogni genere, superiori in tutto ma che in realtà sono solo tristi personaggi senza una storia.

All’orizzonte? Progetti in cantiere e/o novità per il futuro?

Carmelo: Dobbiamo registrare un EP entro l’anno, il prima possibile. Nel 2010 diventeremo endorser ufficiali di una marca di fazzoletti da naso parecchio conosciuta…è una cosa importante teniamo alle nostre narici sempre linde ed asciutte.
Riccardo Saliceto probabilmente diventerà degustatore ufficiale di una nota birra danese!…anche se nel suo piccolo degustatore lo è sempre stato!

Alessandro & Riccardo: Ep nuovo a brevissimo, pochi live ma belli, un book del nostro bassista, qualche live in acustico, una svegliata totale…e poi si vedrà.

Grazie


Per 15 anni Paper Street è stata una rivista on-line di informazione culturale che ha seguito con i suoi accreditati i principali festival europei di cinema e musica: decine di collaboratori hanno scritto da tutta la penisola dando vita ad un archivio composto da centinaia di articoli, articoli che restano a disposizione di voi lettori che siete stati un numero incalcolabile nonché il motivo per cui, per tanto tempo, abbiamo scritto con passione per questo progetto editoriale che ci ha riempiti di soddisfazioni.

This will close in 30 seconds