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Editors – An end has a start

Dopo il loro debutto nel 2005 con The Back Room, che aveva colpito non poco critica e pubblico con il suo sound new-wave totalmente diverso dal resto della produzione attuale, ma molto più vicino a Joy Division e Interpol, gli Editors erano attesi al varco con il loro secondo lavoro. Il risultato è un album assolutamente all'altezza delle aspettative. Il cd apre con Smokers Outside The Ospital Doors, An End As A Star e The Weight Of The World.

Questo trittico di brani lascia l’ascoltatore basito. Un inizio di album del genere non si vedeva da decenni. Il tiro dei brani è sconvolgente, tanto quanto la loro semplicità musicale e le loro melodie elementari. I tre pezzi che seguono sinceramente perdono un po' di originalità e di mordente, sembrano più che altro riempitivi. L'album impenna di nuovo dalla traccia 7 con un altro grandissimo trittico: Push Your Head Towards The Air, Escape The Nest e Spiders. Well Worn Hand, un pezzo piano e voce pregno di emozioni e tristezza, chiude l'album.

Gli Editors sono senza dubbio una delle migliori band degli ultimi anni, se riusciranno in futuro a non ripetersi ma a migliorare sempre di più la loro produzione, potranno certamente aspirare ad entrare nell'olimpo della musica.

Commoventi. Voto 8/10

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