Claude Chabrol
100 registi (e tantissimi film) che migliorano una vita
Chabrol è stato un prolifico regista francese (tra i padri fondatori della Nouvelle Vague) autore di un cinema raffinato, colto, tagliente. Nell’arco della sua carriera ha raccontato un’umanità apparentemente equilibrata, agiata, intellettuale che, in realtà, cela un lato oscuro inquietante; lato oscuro che talvolta sfocia anche nell’omicidio, oltre che nella lussuria, nel tradimento, nella malattia mentale.
Isabelle Huppert e Michel Serrault sono stati alcuni tra gli attori più celebri che hanno legato il proprio nome a diversi film del maestro parigino ed è proprio con la Huppert, nel 1988, che egli raggiunge la notorietà al di là della Francia: Un affare di donne conquista critica e pubblico quasi ovunque.
Il suo cinema sarebbe stato sicuramente diverso senza l’influenza dei romanzi di Georges Simenon che hanno spesso ispirato sceneggiature ambientate in provincie assopite, dove sembra non succedere mai nulla.
Fino alla sua morte, avvenuta nel settembre del 2010, Chabrol ha continuato a girare film arguti, intelligenti: ultimo tassello di una sconfinata, premiata e pregiatissima cinematografia è Bellamy con Gerard Depardieu, del 2009. E’ simbolico e toccante che una delle ultime inquadrature della sua storia di regista abbia per protagonista un piccolo cimitero francese, appollaiato sul mare.