Con il suo ritornello da cantare a squarciagola e la sua morbida linea di basso, Riflesso si presenta come buon biglietto da visita per questo ambizioso lavoro del gruppo torinese. I Plastics Siorai si muovono con disinvoltura tra beat elettronici ben studiati e potenti linee melodiche. Ne sono una conferma Pensieri di Santi e Untitled, forse il pezzo migliore dell’Ep, una gemma da ascoltare e riascoltare, in cui si notano buone capacità compositive e un sound caratterizzato dalla splendida voce di Paola, spruzzi di musica d’ambiente e una malinconia di fondo.
I Plastics combinano con sapienza e cura certosina i loro frammenti sonori creando atmosfere emozionanti. Linee di sinths roboanti non fanno che aggiungere altri lati brillanti a un poliedro dalle molte facce. I sinths possono suonare troppo preset di Fruity Loops, le batterie troppo gelide: questione di gusti, che non interferisce con una produzione impeccabile. Un po' più di divagazione sperimentale mi avrebbe fatto gridare (almeno dentro di me) al (quasi)capolavoro. Per adesso mi limito a segnalare tre giovani pieni di talento che si sono eccessivamente adagiati su sonorità elettroniche nostrane e anni 90.
Una poltrona, ahimè, troppo comoda e troppo consumata.