Nel 1995 l’uomo pipistrello viene trascinato via dall’universo cupo e malinconico di Tim Burton per approdare nell’universo barocco di Joel Schumacher.
Batman Forever è il terzo capitolo della saga. Bruce Wayne si trova ad affrontare una doppia minaccia incarnata da Harvey Due facce Dent e dall’Enigmista. Al suo fianco subentra Robin, giovane acrobata rimasto orfano e accolto in casa Wayne.
Film debole. Il fascino lugubre dei primi due capitoli è scemato totalmente. La forza di questa saga è da sempre la caratterizzazione dei personaggi; la capacità di tratteggiare una psiche originale sia per i protagonisti che gli antagonisti, personaggi in cerca di redenzione, di riscatto, di vendetta, tormentati da un passato tragico (come dimenticare la macabra e triste atmosfera che avvolgeva il Pinguino o la pure follia maniacale e fine a sé stessa di Joker).
Oltre a questa abilità degli sceneggiatori, si unisce la scelta di attori in parte che sono riusciti ad immedesimarsi nello spirito dei personaggi di Bob Kane; sono rimaste impresse nella memoria le interpretazioni di Danny De Vito e di Jack Nicholson, senza dimenticare la buona prova di Micheal Keaton.
In questo terzo capitolo tutti questi elementi sono stati messi in secondo piano, o meglio, non stati sfruttati. Gli antagonisti di Batman risultano essere patetici criminali dalla parlantina sciolta, più trucco che anima, ben lontano dai macabri freaks di Tim Burton. Tommy Lee Jones, forse nella sua peggiore performance, interpreta Due facce senza nemmeno sfiorare la complessa tragicità colta da Aaron Eckart ne Il cavaliere oscuro mentre Jim Carrey è perennemente sopra le righe nelle vesti di un personaggio privo di alcun fascino. Val Kilmer invece non fa nulla per rimediare alla sua inespressività e il suo resta un Batman/Bruce Wayne con una psiche giusto abbozzata.
Le scenografie e i trucchi finiscono per stonare nel loro eccessivo e ridondante uso dei colori rendendo la pellicola un trionfo del kitsch e annullando l’atmosfera dark cara ed efficace al personaggio di Batman.
Tendenzialmente un prodotto a tratti persino noioso. Il tentativo di aggiungere oltre ad un secondo antagonista, anche il personaggio di Robin si è rivelato fiacco e non ha aggiunto nulla ad una trama che scivola verso una conclusione scontata e prevedibile.