Have a Nice Day
Il peggio che l'umanità ha da offrire narrato da uno dei migliori artisti dell’animazione contemporanea.
Have a Nice Day (2017) di Jian Liu (Piercing I) è un racconto morale e sanguinosamente caotico dai contorni acidi e ruvidi, che con consapevolezza e un senso dell’umorismo insolito analizza una parata di disperati in violenta collisione con il proprio destino. I raggi di sole lasciano il posto all’amara pioggia mentre Xiao Zhang, un giovane operaio di un cantiere, deruba un corriere che trasporta un milione di Yen (circa 150 mila Euro). Il proposito del ragazzo è pagare le spese di chirurgia plastica alla sua donna, qualcosa di simile a quanto desiderava ad Al Pacino in Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani di Sidney Lumet. Anche nel sud della Cina, il capitalismo si è radicato nel subconscio collettivo come un maledetto virus. Anche nel sud della Cina, ogni peccato ha la sua condanna e il Boss del crimine Zio Liu, il vero proprietario di quel bottino, invia i suoi assassini più fidati, tra cui l’atroce macellaio Skinny, alla ricerca di Xiao Zhang.
Elegante e con un il design chiaro e semplice, il film è composto da ricercate illustrazioni bidimensionali che presentano un singolo elemento in movimento: il fumo di una sigaretta accesa, una lama vibrante o una bocca urlante. Animazione d’autore e sperimentale. La citazione in apertura da Resurrezione di Tolstoj (come accadeva in The Woman who left di Lav Diaz) su come la primavera arriva anche dove l’uomo ha sradicato ogni segno della natura, suggerisce una connessione tra la corruzione sociale della Russia pre-rivoluzionaria e la putrefazione interiore e spirituale del capitalismo. Il milione di Yen (circa 150 mila Euro) è solo un pretesto per il viaggio in una città anonima nella desolata Cina contemporanea dove Trump viene ascoltato alla radio mentre si congratula con Hillary e i delinquenti sognano un’educazione occidentale. La trama neo noir e le animazioni non allontana la storia dalla realtà e i dialoghi allusivi nello stile del genere mumblecore esplorano l’avidità e la natura disfattista dell’essere umano.
Jian Liu chiedo molto all’orecchio dello spettatore, ma non dimentica di far guardare. Infatti nella visione sul degrado urbano, delle strade disseminate di sporcizia e graffiti, emerge un senso di disperazione che trascina in un girovagare onirico e straziante che è simile ai fluidi e distorti trip dialettici di Waking Life di Richard Linklater (celebre esempio di animazione matura). Have a Nice Day è tanto piccolo da entrare nel palmo di una mano (dura solo 75 minuti), tanto profondo da coinvolgere e meritare un sincero apprezzamento.