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Robert Rodriguez

100 registi (e tantissimi film) che migliorano una vita

Dicono che prima di fare il regista facesse la cavia per esperimenti, Robert Rodriguez, figlioccio cinematografico di Tarantino da cui si distanzia per ambientazioni più western. Forse è questa una delle ragioni più profonde che fanno di Rodriguez uno dei registi e sceneggiatori più disturbati della sua epoca. Rodriguez è il lato torbido di Tarantino, amplificato e rimescolato in salsa latina.

La storia di Rodriguez inizia a partire dal mitico esordio di El Mariachi, il film low budget che lo lancia nell’Olimpo del pulp. Dal quale non uscirà più, grazie a lavori come Dal Tramonto all’Alba ma anche Grindhouse e Sin City, film contraddistinto da un cast che sembra l’All Star Game del cinema con Bruce Willis, Mickey Rourke, Jessica Alba e tantissimi altri. Come in Tarantino, anche in Rodriguez troviamo la caratteristica di avviluppare le trame dei vari film e intrecciarle sapientemente: un esempio per tutti, Machete, film del 2008 che altro non è che lo sviluppo del finto trailer presente nei primi minuti di Grindhouse, il cui protagonista Machete Cortès è presente anche nella serie Spy Kids, sempre a firma Rodriguez, con il nome di Zio Machete, interpretato in entrambi i casi da Danny Trejo.

“E te mi chiedi di uccidere tutte queste persone?” – “Sì” – “Vedrò cosa posso fare”. (Machete)

 

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