a spasso con bob

A Spasso con Bob – Roger Spottiswoode

Il bello di un gatto è che non obbedisce a nessun padrone, è fedele solo a se stesso, non lo si possiede ma si è ammessi alla sua vita e anche se si dovesse affezionare a te non si abbasserebbe mai ad ammetterlo. Ed è proprio un incantevole felino color rosso il divo di A Spasso con Bob film diretto dal navigato regista di action Roger Spottiswoode (007 – Il domani non muore mai), adattamento dell'omonimo best seller a sua volta storia vera e autobiografica scritta dal busker James Bowen.

Con una chitarra tenuta in piedi dal nastro adesivo e con una debole voce James (Luke Treadaway) cerca di tirare su qualche moneta per non morire di fame nelle strade di una Londra a cui non sembra appartenere. È un tossicodipendente abbandonato dalla famiglia, in lotta con la droga e in cura dalla giovane dottoressa Val (Joanne Froggatt) che tenta di aiutarlo a ricominciare la sua vita deragliata. Un giorno trova un gatto rosso ferito e malato all'uscita dell’alloggio popolare in cui è stato accolto. L'intenzione iniziale di James è quella di tenerlo fino alla sua guarigione per poi abbandonarlo ma così non è: consuma tutti i suoi pochi risparmi per curarlo e lo accetta sotto il suo tetto battezzandolo Bob come lo psicopatico di Twin Peaks. Il fatto di avere delle responsabilità verso quella boriosa e sveglia palla di pelo, farà riemergere all'esistenza il giovane chitarrista felice di aver trovato nell'inseparabile Bob la ragione per cui alzarsi al mattino e per cui migliorarsi.

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Qualche detrattore della settima arte se volesse potrebbe prendere giustamente A Spasso con Bob come prova schiacciante dell’inferiorità del cinema rispetto ad altri linguaggi nel creare emozioni. Infatti se la dolce storia d'amicizia e redenzione è trascinante nel romanzo e vedere su Youtube i video in cui il vero James suona con Bob appollaiato sulla spalla ti scioglie il cuore, il film, decisamente vuoto nei dialoghi, suscita zero eccitazioni. Le caratteristiche di leggerezza (di tono e di genere) non sono un difetto in senso assoluto ma è indubbio come non appartengano al regista, incapace di creare una commedia che non sia fiacca, banale e priva di mordente.

Il vero Bob interpreta se stesso e guardarlo è come guardare il fuoco: si rimane sempre incantati. Tuttavia tale decisione esalterà essenzialmente quelle persone che vanno in giro a sperticarsi in imbarazzanti gridolini verso qualsiasi cosa assomigli a un gatto. Film debole e tutto da rifare.

Grazie


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