Si parte subito senza troppi fronzoli, non ci si nasconde negli angoli più bui ed oscuri della propria cameretta male ammobiliata: Lorenzo Mazzili, la mente e il corpo dietro il progetto The Giant Undertow, non ha alcuna intenzione di celarsi, sin dalla prima canzone. Lone è già nel titolo poi nell'intero mood una specie di dichiarazione d'intenti dell'intero album, di tutto quanto The Weak. Lone (e con lui The Weak) è infatti un viaggio, desertico ed iniziatico, attraverso i baratri della propria anima.
Come solo o i santi o i fuorilegge infatti sanno fare, Lorenzo Mazzilli si nasconde in piena luce, scegliendo il deserto come via di fuga, non sappiamo se di salvezza o meno. Ed ecco allora arrivare le atmosfere allargate e sospese di Lone, l'arpeggio di chitarra che smuove la polvere lungo la via e la voce, impastata del sapore del sudore, del sole cocente che ti brucia la pelle e delle storie finite male, che canta la vita, la morte e le resurrezioni dell'anima. Pochi e possenti gli elementi di questo album: la chitarra appunto, qualche coro e qualche riverbero ma soprattutto un'idea di lontananza, di nostalgia non patita ma biologica a dominare su tutto.
Registrato per In The Bottle Records, Shyrec, Indipendead, Pope V e l'etichetta canadese Death Roots Syndicate, l'album si evidenzia per la qualità delle tracce, tutte proposte con un calore, un'umanità verrebbe da dire pulsante e palpitante, molto diversa dalle, spesso, fredde e distanti produzioni odierne. Eppure nonostante questa, diciamo così, forza materica, lo sguardo del cowboy Mazzili è colto in un campo lungo cinematografico, remoto, sempre e comunque di taglio.
Si prenda la quinta traccia, Murder Cue, con suoni western mai così evidenti, una canzone tagliente, dal grande impatto emotivo e scenografico. Non ce la si riesce ad immaginare cantata nel chiuso di una cameretta ma pare essere ideale da sussurrare, tra il rosso del fuoco e il buio della notte, al termine di un lungo viaggio in solitaria. Questo The Weak è un album per cuori forti che non hanno paura di domandarsi Where is My Bedroom? questo disco è un disco per menti ardenti e mature, una volta per tutte.