#25: Pennino, un viaggio disegnato nei libri
La storia dell’evoluzione insegna che l’universo non ha mai smesso di essere creativo o “inventivo”.
Senza nessuna pretesa arrogante di sostituirsi alle diverse copertine delle case editrici di questo libro, la striscia di vignette così come l’avete conosciuta, diventa un’unica illustrazione interpretativa del racconto. Questa rubrica, a cura di Alessandro Ferri (batterista Gli Ebrei e Soviet Soviet, ndr) e Claudia Tebaldi, cambia forma.
«Sì, è possibile di mandare un proiettile nella luna, se si giunge ad imprimere a questo proiettile una velocità iniziale di dodici mila miliadi al secondo.
Il calcolo dimostra che questa velocità è sufficiente.
Di mano in mano che si aumenta la lontananza
dalla terra, l’azione del peso diminuisce in ragione inversa del quadrato della distanza, e cioè: per una distanza tre volte maggiore questa azione è nove volte meno forte. E però la pesantezza della palla decrescerà rapidamente, e finirà coll’annullarsi completamente nel momento in cui l’attrazione della luna farà equilibrio a quella della terra, cioè ai quarantasette cinquantaduesimi del tragitto.
In tal momento il proiettile non peserà più, e, se varcherà questo punto, cadrà sulla luna per solo effetto dell’attrazione lunare. La possibilità teorica dell’esperienza è dunque assolutamente dimostrata: quanto alla riuscita, dipende unicamente dalla potenza della macchina adoperata.»