#22: Pennino, un viaggio disegnato nei libri
Rubrica a cura di Alessandro Ferri (batterista Gli Ebrei e Soviet Soviet, ndr) e Claudia Tebaldi.
Una striscia di vignette che racconta un libro.
«[…] aveva bisogno di dimenticare i sogni che l’avevano visitato poche ore prima, sentiva il bisogno di camminare.
Evitò la foresta, perchè visitarla era come visitare il ricordo del padre, e lì sentiva che non avrebbe avuto scampo.
Si diresse verso il paese, a piedi lungo la provinciale deserta, ricordando quando, nell’altra vita, percorreva quella stessa strada con suo fratello, soprattutto il sabato nel crepuscolo estivo, mentre Berceto si riempiva di turisti che da valle salivano ai monti per cercare ristoro dalla canicola della Pianura Padana. Con le magliette meticolosamente piegate sotto un braccio correvano verso il paese o facevano l’autostop, oppure giocavano a caricarsi in spalla l’uno con l’altro, alla fine inciampando e rotolando sull’erba, strisciandosi con lunghe unghiate verdi, rovinando del tutto il lavoro di poco prima, davanti allo specchio, con pettine e brillantina.»