#9: Pennino, un viaggio disegnato nei libri
Nuova rubrica a cura di Alessandro Ferri (batterista Ebrei e Soviet Soviet, ndr) e Claudia Tebaldi. Una striscia di vignette che racconta un libro.
«Ma quella mattina, come se ne usciva dal Ministero, l’aria d’aprile, carica di effluvi, l’aveva tentato. Il cielo rimandava un azzurro più caldo di quanti non ne avesse veduti quell’anno, e improvvisamente l’idea della lunga serata al Centro, il chiasso, la noia dei giuochi, la pesantezza delle conferenze, quel cameratismo forzato, che andava lubrificato dal gin come un meccanismo arrugginito, tutte queste cose insieme, gli erano sembrate intollerabili. Un impulso diretto e preciso l’aveva allontanato dalla fermata dell’autobus e s’era messo quindi a camminare nel labirinto delle vie di Londra, prima verso sud, e poi di nuovo verso nord, quasi perdendo la via, fra vicoli e stradette sconosciute, curandosi appena della direzione in cui stava andando.»