Martin Scorsese
100 registi (e tantissimi film) che migliorano una vita
Martin Scorsese è uno dei più autorevoli registi viventi. Probabilmente il più autorevole. Il cineasta americano ha consegnato alla storia del cinema autentici capolavori, rivoluzionari e geniali. Taxi Driver, Toro Scatenato, Fuori orario, Quei bravi ragazzi, Casinò, The Aviator solo per citare alcuni titoli.
Esponente di spicco della New Hollywood ha lavorato soprattutto con Robert De Niro, Joe Pesci, Daniel Day-Lewis e, più recentemente, con Leonardo Di Caprio con cui ha stretto un sodalizio artistico importante che gli ha anche permesso di vincere (finalmente) l’agognata statuetta degli Oscar: questo è accaduto solo nel 2006 con The Departed, ottimo film ma certamente non il migliore di mister Scorsese; in ogni caso il riconoscimento è arrivato in gran ritardo se pensiamo alla ricca e sorprendente filmografia precedente a questo lavoro.
Lo stile iperrealista che contraddistingue il cinema del nostro, attraversa più generi ma è senz’altro stato il gangster movie a renderlo immortale influenzando generazioni di videomaker e ispirando celebri serie televisive (su tutte I Soprano dell’HBO). Idealmente la filmografia del regista, nato a New York negli anni Quaranta, prosegue un discorso cominciato in Italia con il Neorealismo, proseguito in Francia con la Nouvelle Vague e infine approdato oltre oceano: i grandi saloni di posa (che erano stati protagonisti per decadi, durante il periodo d’oro di Hollywood) vengono abbandonati per la strada: i dogmi classici della messa in scena spariscono, il piano sequenza diventa essenziale, i soggetti cambiano drasticamente diventando più scomodi, difficili e i protagonisti sono poveri in canna, criminali, tossici, immigrati, reduci di guerra e prostitute.
Ogni film di Scorsese è un regalo, per chiunque: è una lezione di cinema per chi studia o vuole lavorare nell’ambito, un viaggio incredibile per chi invece vi si accosta da spettatore.